Sapete quelle occasioni che ti aprono un mondo? Bene: il romanzo di Marina Cuollo, qui al suo esordio nella narrativa, rientra pienamente in questa categoria 😃 • Viola vive una vita condizionata suo malgrado da due fattori: l'essere una ragazza ed essere in carrozzina da tutta una vita. Al di là delle difficoltà nella vita di tutti i giorni (dove però Viola ha un alto margine di autonomia: lavora, è automunita e non le mancano le occasioni con l'altro sesso), quello che soffre in maniera particolare è l'ostruzionismo della sua famiglia circa il suo desiderio di andare a vivere da sola. E l'acredine sale alle stelle quando i suoi genitori approvano orgogliosi la stessa idea espressa però da suo fratello, maschio e "bipede", nonostante il fatto che nel confronto dei meriti perderebbe in maniera impietosa contro la sorella, laureata e con un lavoro stabile in un laboratorio d'analisi. E qui scatta "l'ira funesta" della protagonista, che senza alcun preavviso invita a cena in famiglia l'ultima sua conquista su una app di incontri... • Viola è un personaggio semplicemente adorabile, arguto e dissacrante, che con la sua forza dirompente straccia il velo di pietismo e l'aura esasperatamente (e inutilmente) angelicata che da sempre avvolge le persone con disabilità 😃 La sua storia e la sua voce narrante sono una ventata d'aria fresca nel panorama delle commedie romantiche, con un finale per nulla banale. • Tutto il romanzo poi mi ha mandato in visibilio sin dalla scrittura, ricca di rimandi alla cultura pop (esaltazione a mille per ogni citazione da serie tv, film e musica 🤩) che sono perfettamente al servizio del messaggio che veicola. A vestire il tutto, Napoli e in suoi dintorni, i suoi luoghi, il suo cibo, le dinamiche famigliari partenopee così riconoscibili... sono cose che scaldano il cuore e ti legano a filo doppio a questa storia 😄 • Una delle storie più originali e briose ch'io abbia letto quest'anno, un bellissimo regalo per il lettore! 🥰
