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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2015
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Oro, incenso e polvere è l’ottavo episodio della serie che vede protagonista il commissario Soneri della questura di Parma. Un noir sociale, scritto da una delle migliori penne del panorama letterario italiano contemporaneo. Una notte di nebbia fitta, un terribile incidente sull’Autosole, un cadavere carbonizzato che però non c’entra con quel disastro. Soneri comincia a indagare e scopre l’identità della vittima: una rumena bellissima e sensuale legata a ricchi signori parmensi. Una giovane donna morta assieme al bambino che portava in grembo, particolare che rinnova il dolore del commissario per la perdita della moglie Ada e del loro bambino, nato morto. Nel frattempo, la compagna di sempre, Angela, gli rivela di provare attrazione nei riguardi di un altro uomo: un imboscata che gli taglia le gambe e lo rende “ipersensibile, come senza pelle.” In questo stato di estrema fragilità, Soneri si addentrerà in un mondo fatto di soldi, falsa rispettabilità e apparenza. L’incipit del romanzo va attraversato con i fendinebbia accesi, per via dell’abile descrizione di un paesaggio che noi padani agée, conosciamo molto bene. Una nebbia che introduce la nostalgia per i tempi in cui “le stagioni non erano mischiate” e Parma era più vera. Una metafora della difficoltà a riconoscere i contorni che ci sono familiari: come il nonno di Amarcord che turbato grida “Mi sembra di non stare in nessun posto, è sparito tutto”, Soneri, smarrito, vede deflagrare l’unico punto fermo della sua vita, mentre si sta occupando di un caso che si incrocia con il suo doloroso vissuto. Consolatorie le conversazioni con Sbarazza, un nobile decaduto incontrato da Alceste mentre si ciba di resti abbandonati da donne nei piatti, come se ci facesse l’amore. Un personaggio straordinario e complesso, uomo colto e sensibile, in cui il commissario si specchia regalandoci profonde riflessioni sociali ed interiori. Una delle figure gregarie meglio riuscite dell’opera di Varesi. Nel corso dell’indagine le inquietudini del poliziotto incrociano passioni che prendono varie forme, anche deviate, debolezze di varia natura. Soneri si interroga sulla personalità della vittima: sirena tentatrice che sfrutta bellezza e fascino per tornaconto economico o giovane donna fragile alla ricerca di un riscatto da una vita misera e di affetto sincero? La sovrapposizione con Ada gli toglie la lucidità necessaria ad un giudizio obbiettivo. Oppure la sensibilità che lo contraddistingue, gli consente una visione dell’animo umano oltre le apparenze. Tra furti d’oro, personaggi dall’odore di incenso e polvere (bianca), Soneri renderà giustizia alla giovane vita spezzata della vittima e scioglierà i dolorosi nodi della vicenda con Angela, che in questo episodio motiva l’antipatia che molte fan del commissario le riservano. Il romanzo, edito in Italia nel 2007 da Frassinelli, è stato pubblicato pochi giorni fa in Francia da Agullo, accolto molto favorevolmente dai tanti fan francesi dello scrittore parmense. E’ uno degli episodi più interessanti della serie di Soneri, non solo per l’intreccio ben congegnato, ma anche e soprattutto per la profonda analisi di un mondo in cui l’apparenza, la rispettabilità, i soldi hanno la meglio su onestà e sentimenti. Le conversazioni con Sbarazza, i turbamenti per Angela, i siparietti con il giovane collega tecnologico Juvara, la prosa ricercata, le riflessioni profonde e mai banali, confermano il grande talento di uno scrittore che non è solo un noirista.
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