Ho letto dietro suggerimento di un'amica ed è stata una piacevole scoperta. Il sospetto che avrei ritrovato i contenuti de "Le otto montagne" sono risultati fondati, ma scenari, atmosfere, personaggi, vicende sempre sono risultati curiosi, emozionali, intriganti, tali da invogliare sempre la lettura e a (ri)scoprire la montagna. Suggestive le riflessioni della voce narrante e certamente non banali (anche se non propriamente originali): il protagonista parte dalla città e si rifugia in montagna per ritrovare se stesso, ma alla fine scopre di come anche la montagna sia un luogo di per sé manchevole, incompleto e, per contro, di come la città eserciti un fascino insostituibile; ritrovare se stesso risulta quindi più difficile del previsto. In questo tentativo, importantissime sono le relazioni umane: le nuove amicizie che il protagonista fa in montagna (e che chi già conosce i libri di Cognetti troverà famigliari) lo completano e lo fanno crescere, ma accompagnano anche il lettore che pagina dopo pagina si affeziona a tutti questi personaggi
