Per chi ama i Tudor, è da avere in libreria. Libricino piccolino ma pieno di storia. Introduzione interessantissima per ripassare le vicende o per approcciarsi per la prima volta a questa storia. Le lettere sono riportate in lingua originale ( francese e poi inglese ) e poi tradotte in italiano.
Lettere d'amore di Enrico VIII ad Anna Bolena
Scritte negli anni Venti del sedicesimo secolo e riapparse dopo quasi due secoli in un'edizione a stampa del 1714, le lettere d'amore di Enrico VIII ad Anna Bolena mostrano il lato seduttivo di un sovrano e rappresentano l'aspetto intimo di una crisi politica che sconvolse l'Europa del Cinquecento. Convintosi ormai che la legittima moglie, Caterina d'Aragona, non poteva offrirgli eredi maschi, Enrico Tudor comincia a corteggiare la damigella della moglie e parimenti a pretendere che la Chiesa di Roma annulli il matrimonio con Caterina. Il conflitto con Roma si concluderà come si sa, con il ripudio di Caterina, lo Scisma anglicano, il matrimonio con Anna. Le vicende che seguiranno poi - il fallimento del secondo matrimonio, le accuse di adulterio e stregoneria, il processo farsa e l'esecuzione della regina - appartengono anch'esse alla storia politica e disegnano un'ombra cupissima su queste missive che, al contrario, mostrano un uomo innamorato e determinato nella passione e un'interlocutrice muta - nessuna lettera d'amore di Anna è sopravvissuta al tempo - ma che appare sapiente nel dosare concessioni e ritrosie, vicinanze e separazioni. Scritte dapprima in francese, la lingua della seduzione, e poi in inglese, un inglese diretto ed essenziale, così come diretto ed essenziale è il sentimento del re. Con un saggio di Nadia Fusini
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Curatore:
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Editore:
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Valentina 18 novembre 2021Da aggiungere alla collezione Tudor
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Marina Fanchini 16 maggio 2016
Questo libretto è un vero lusso: poter leggere ,con testo originale a fronte, le lettere di re Enrico ad Anna magari mentre si ha sottomano una biografia dei due è stato molto interessante. Inoltre ci sono illustrazioni sempre gradite , specie quelle dei gioielli regalati ad Anna. Da ultimo, ma non per importanza, il saggio introduttivo di Nadia Fusini che da una parte esalta l’intelligenza di una donna che in poco tempo è diventata regina , dall’altra fa scempio della figura di Enrico Tudor definendolo uno schiavo della necessità riproduttiva regale. Le lettere sono in parte in francese, in parte in inglese e rivelano la delicata preoccupazione del sovrano che vuole ingraziarsi la giovane Anna, l’astuzia di lei nel dosare la sua presenza a corte, nel mantenere l’interesse di un uomo certo non facile e ancora l’impazienza di lui che emerge a un certo punto della relazione, i giochi di parole allusivi sulla carne di cervo che il sovrano invia ad Anna.. Non manca una rapida spiegazione della storia del ritrovamento delle lettere con tanto di riferimento al mistero del perché alcune fossero custodite in Vaticano, ulteriore dettaglio che rivela l’attenzione con cui è stato curato questo testo.Bellissimo.
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