È un bel racconto, un misto tra il romanzo, il giallo e il thriller, c’è anche una piccola nota di erotismo, il tutto si svolge in un luna park, come si evince dalla copertina, ma non dirò altro, per me ha fatto bene a scrivere un thriller un po’ più leggero degli altri, anche per variare. Maestro Stephen King
Joyland
Chi ha il coraggio di entrare nel luna park della paura?
Estate 1973, Heavens Bay, Carolina del Nord. Devin Jones è uno studente universitario squattrinato e con il cuore a pezzi, perché la sua ragazza lo ha tradito. Per dimenticare lei e guadagnare qualche dollaro, decide di accettare il lavoro in un luna park. Arrivato nel parco divertimenti, viene accolto da un colorito quanto bizzarro gruppo di personaggi: dalla stramba vedova Emmalina Shoplaw, che gli affitta una stanza, ai due coetanei Tom ed Erin, studenti in bolletta come lui e ben presto inseparabili amici; dall'ultranovantenne proprietario del parco al burbero responsabile del Castello del Brivido. Ma Dev scopre anche che il luogo nasconde un terribile segreto: nel Castello, infatti, è rimasto il fantasma di una ragazza uccisa macabramente quattro anni prima. E così, mentre si guadagna il magro stipendio intrattenendo i bambini con il suo costume da mascotte, Devin dovrà anche combattere il male che minaccia Heavens Bay. E difendere la donna della quale nel frattempo si è innamorato.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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raf87 21 aprile 2025Maestro
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Claudia 26 febbraio 2025Da leggere assolutamente!
Joyland è un romanzo di Stephen King che si discosta dai suoi tipici horror, offrendo invece una storia di formazione intrisa di mistero e malinconia. Ambientato in un parco divertimenti negli anni '70, il libro segue le vicende di Devin Jones, un giovane studente universitario che trova lavoro estivo a Joyland. Tra giostre, personaggi eccentrici e un'atmosfera nostalgica, Devin si troverà coinvolto in un mistero irrisolto: la morte di una ragazza nel "Tunnel dell'orrore". Il romanzo esplora temi come la perdita dell'innocenza, la crescita personale e l'importanza dei legami umani.
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errebooksbabe 14 gennaio 2025
Di questa sorta di (soft) thriller ho apprezzato moltissimo come con una storia semplicissima, priva di inutili fronzoli e di parole pompose per farla sembrare più di quello che è, Stephen King riesca a tenere il lettore incollato alle pagine. ‘Joyland’ non è accattivante e non fa battere il cuore dalla tensione: ha dei fatti da raccontare e li racconta, in modo molto basico e lineare e arrivi alla fine che, a mio parere, non hai letto nulla di che. Ma è comunque un “che” che funziona. A questo ci aggiungo ovviamente lo stile di scrittura dell’autore, sempre lo stesso… solo un pochino smussato, per adattarlo al tipo e alla portata di storia. Io non consiglio mai a chi vuole approcciarsi a Stephen King quei titoli che sono sì dei capolavori ma che sfiorano le mille pagine, perché il rischio è sempre quello di perdere in partenza. ‘Joyland’, invece, lo inserisco benissimo nella lista di quelle che sono le mie proposte, perché credo che sia perfetto per capire se questo scrittore potrebbe fare o meno al caso. Non mi ha entusiasmato, è vero; forse ho letto troppi suoi lavori per lasciarmi emozionare facilmente. Ma stiamo pur sempre parlando di un maestro. E, se state cercando un romanzo breve con un pizzico di thriller adatto a tutti i tipi di cuore, ‘Joyland’ potrebbe fare al caso vostro.
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