Quasi tre vuol dire anzitutto due. Raffaele e Benedetta, coppia sposata e in là con gli anni: non hanno figli, ma due maialini nani vietnamiti, Tommy e Timmy. Entrambi i “genitori” hanno un diminutivo: lui Lele, lei Benny. Ogni capitolo del romanzo di Tommaso Avati (edito da Rizzoli) è dedicato al punto di vista in prima persona di uno e uno soltanto di loro. Un capitolo per uno ed equamente ripartiti anche per numero di pagine. In una sapiente alternanza di angolazioni ora ironiche ora drammatiche, proprio come succede nella vita vera. Il titolo è chiarissimo. Due quasi tre. Benny rimane incinta a quarantasei anni, quando ormai nessuno dei due ci sperava più. Il montaggio alternato delle storie individuali gioca benissimo sul continuo ribaltamento di prospettiva. Lei, aspirante cuoca ma segretaria di un’agenzia di spettacolo dall’esplicativo titolo Sit.com e con un complesso rapporto con la madre. Lui, insegnante di scrittura e aspirante sceneggiatore che tenta di separarsi dall’ingombrante figura paterna (famoso regista). Genitori all’improvviso, dunque: una storia “normale”, anche se per loro (per l’età e per gli inaspettati sviluppi) lo sarà forse un po’ meno..
Quasi tre
Se la vita non ha senso dell'umorismo, riscrivila.
In fondo è facile capire le cose. Basta non pensarci
Raffaele e Benedetta, undici anni di matrimonio, zero figli, due adorabili maialini d'appartamento da chiamare "bambini". Due voci, l'una il controcanto dell'altra, che si rincorrono e ci raccontano la loro storia: lei segretaria in un'agenzia romana per lo spettacolo e appassionata di cucina, lui sceneggiatore mancato riciclatosi insegnante, figlio d'arte in attesa perenne di sfondare nel mondo del cinema. Un rapporto ormai cristallizzato in una routine distratta, il loro, eroso dall'abitudine e dalla delusione di non essere riusciti a fare della propria esistenza qualcosa di cui andare fieri. Poi accade l'impensabile. A quarantasei anni, quando già comincia a pensare alla menopausa, Benedetta rimane incinta: il caso, con grande ironia, inizia a giocare con Lele e Benny, concedendo loro un'altra possibilità, l'occasione per riprendere il controllo del loro matrimonio e delle loro vite. Ma a volte non c'è niente di meglio di un "secondo tempo" per rimescolare le carte di una vita intera: tra genitori disfunzionali e colleghi sull'orlo di una crisi di nervi, Lele e Benedetta vengono risucchiati in un turbine di incomprensioni, aspettative malriposte e disavventure esilaranti, dove la posta in gioco è un amore dolceamaro, quasi acido. Insomma, un amore normale.
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:2 ottobre 2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd 16 febbraio 2019
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