Intro Il metodo trascendentale. "I fini supremi della Ragione formano il sistema della Cultura." Contro l'empirismo e contro il razionalismo dogmatico, Volontà e rappresentazione, facoltà di desiderare, a priori,legislazione universale, sistema dei fini, volontà, rapporto tra le facoltà. I Rapporto tra le facoltà nella Critica della ragion pura. Hume; Soggettività trascendentale; sottomissione dell'oggetto al soggetto;la facoltà del conoscere è legislatrice;sintesi come atto dell'immaginazione; unità della coscienza; i fenomeni sottostanno alle categorie; intelletto legislatore; deduzione trascendentale;schematicità e sintesi dell'immaginazione e ruolo determinante dell'intelletto; (immaginazione-intelletto-ragione)-} senso comune; intelletto e ragione hanno l'ambizione illegittima di conoscere la cosa in sé -} illusione speculativa della ragione; sogno e illusione;interesse speculativo. II Rapporto tra le facoltà nella Critica della ragion pratica. Ragione e legislazione universale;Universale come assoluto logico; facoltà di desiderare come "volontà autonoma";sintesi pratica;libertà; legislazione mediante concetti naturali e la legislazione mediante il concetto di libertà; armonia naturale (senso comune morale);errore; l'abisso tra il mondo sovrasensibile e il mondo sensibile esiste solo per essere colmato; la ragion pratica, in quanto legge della libera causalità, deve avere anch'essa una causalità rispetto ai fenomeni; campo comune, l'esperienza, per natura e libertà; [...]
La filosofia critica di Kant
"La filosofia critica di Kant" (1963) è un'opera dedicata a un “avversario” filosofico di prima grandezza, con cui è indispensabile fare i conti. Kant – spiega Deleuze – «è la perfetta incarnazione della falsa critica», di qui il suo fascino. Eppure «quando ci si trova di fronte a un'opera di questa genialità, non si può dire soltanto che non si è d'accordo. Bisogna anche saperla ammirare; bisogna saper ritrovare i problemi che pone, il suo macchinario». Il Kant di Deleuze si presenta pertanto come un libro assolutamente singolare, sui generis, poiché, se da un lato si tratta di un testo scritto con esplicita ammirazione e simpatetico slancio, dall'altro si rivela come un'analisi lucida e spietata, positiva, concentrata e tesa, tutta interna alle tre Critiche, di cui mette in evidenza il lato problematico, le aporie, i vicoli ciechi, tutti i pericoli a cui va incontro il filosofo di Königsberg – ma dove Deleuze sembra anche cercare (e forse in primo luogo) un confronto con se stesso, una messa a punto delle sue idee. Si tratta di un libro necessario. Perché «è soltanto a forza di ammirazione che si ritrova la vera critica».
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Anno edizione:2019
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FraCast1983 23 febbraio 2022
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