Non mi voglio esprimere sul contenuto, ma vorrei solo porre l'attenzione al fatto che è un obbrobrio di errori. E non solo refusi (un libro digitalizzato in quell'anno dovrebbe avere il correttore automatico che indica in rosso le parole possibilmente sbagliate, e non averlo o non farci caso è proprio da mediocri), ma anche veri e propri errori grammaticali, fra cui un mancato apostrofo e un ausiliare essere/avere sbagliato. E sono arrivato a metà, quindi avrò ancora piacevoli sorprese. Non credo di essere un "grammar nazi", come direbbero alcuni. E per il prezzo pagato (tanto più per 200 pagine) è irritante. E se a questo livello ci sono orrori, non oso chiedermi se abbia sbagliato anche a tradurre. Non mi chiedo nemmeno se Glaserfeld abbia letto veramente questa traduzione per complimentarsi con la traduttrice, ma spero di no.
