Il vuoto è senza di te (Te, che sei essenza)

Bello spaccato di vita dei giovani pugliesi, lontano dal lerciume di romanzi giovanili che imperversano sulla scena editoriale col solo fine commerciale.

Siamo in presenza di uno dei rari romanzi italiani scritti da un diciottenne. E a dispetto della giovane età, mi sento di definire quest'opera riuscita. Non per la complessità lessicale o per la trama dalle articolazioni superbe. Ma per la semplicità con la quale l'autore rievoca echi lontani di Platone, di Fromm, di Leopardi. Data l’età dell’autore mi sembrano riflessioni profonde e acute, espresse con parole usate dai ragazzi piuttosto che dai poeti e/o filosofi. Forse questo è un limite se non risultassero spontanee, viceversa emergerebbe uno stile molto personale e innovativo. È un libro vincente, e il fattore risiede proprio nella naturalezza e semplicità con la quale vengono veicolati temi esistenziali e la loro limpidezza li rende fruibili da tutti. Ottima lettura.