Il cazzaro verde. Ritratto scorretto di Matteo Salvini

Scanzi è Scanzi... Il libro è ironico e scorre che è un piacere!!! Ti sembra quasi di sentire l'autore parlare in una delle sue dirette fb...

Dovrebbero averlo tutti a casa!

Seguendo l’approccio cui ci ha abituato nel giornale in cui scrive, Scanzi mette in fila e racconta le malefatte varie ed eventuali di Matteo Salvini, scegliendo fior da fiore da quel cesto infinito. Premesso che Salvini si conferma la figura impresentabile che è, il lettore ha l’impressione che il giornalista abbia vita troppo facile e “spari sulla Croce Rossa”. Emerge un siparietto di episodi, eventi, dichiarazioni, interviste che Scanzi arricchisce con commenti, motti, frizzi e qualche parolaccia; tralasciando di approfondire, ammesso che ne avesse l’intenzione, il contesto e il senso della politica della Lega e del suo leader. Ne risulta una lettura veloce, più deprimente che divertente, senza che si apprenda più di tanto.