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Scoprii Zafón un pomeriggio a casa di un'amica che aveva nella sua libreria, probabilmente a sua insaputa, "La sombra del viento" l'edizione spagnola de "L'ombra del vento". Incuriosito lo iniziai a leggere e dopo neanche un'ora ne avevo già sfogliato una cinquantina di pagine. Dopo due giorni quella cinquantina di pagine erano state lette nell'edizione in italiano e ogni pagina che leggevo mi sentivo come se camminassi nelle strade e stradine della Barcellona (città che adoro) di altri tempi. Ho occupato le serate alternando i libri di Zafón con quelli dell'altro barcellonese Vázquez Montalbán o della più classica Agatha Christie. Ho terminato da poco "Il labirinto degli spiriti": le ultime pagine con il magone e le lacrime agli occhi e poi il vuoto per la fine di una grande avventura. E' uno dei pochi autori che riesce a farmi immaginare luoghi, personaggi e situazioni come se vedessi un film al cinema. Consiglio anche la triologia della nebbia e soprattutto Marina
Il labirinto degli spiriti chiude un percorso iniziato con "L'ombra del vento". Dico magico Zafón perchè riesce a creare, appunto, atmosfere magiche, personaggi magici. Ti fa innamorare della splendida e misteriosa Barcellona. In questo romanzo ritrovi i personaggi di sempre, che ti hanno accompagnato nella precedente trilogia: Daniel, Fermin, Martin, Isabella. Per me un capolavoro. Zafón non delude mai. CONSIGLIATISSIMO
Zafon è lo scrittore che più mi ha affascinata, travolta e al tempo stesso emozionata tra i tanti che ho avuto modo di leggere. Sebbene abbia aspettato con ansia questo ultimo capitolo del "Cimitero dei libri perduti", ho temporeggiato nel leggerlo perché non ero ancora pronta a lasciare che questa storia giungesse alla sua fine. Attraverso il suo modo di scrivere, elegante, chiaro e minuzioso, ha narrato di intere generazioni e di tutti quei misteri, quegli intrighi ingarbugliati e tal volta imprevedibili che hanno reso il nostro protagonista, Daniel Sempre, un uomo; l'abbiamo visto crescere e con lui siamo cresciuti; l'abbiamo visto amare e fare i suoi sbagli; l'abbiamo visto scoprire la verità, quella che gli spettava di diritto per poter vivere a pieno la sua vita. Non vi nego che l'intensità, la bellezza e la genuinità delle parole di Zafon mi hanno portata ad amare questo ultimo libro più degli altri e ancor più dell'Ombra del Vento. Mi piace tanto e condivido il pensiero di chi dice che Zafon sia il “il Charles Dickens di Barcellona”. Grazie a lui posso dire di aver attraversato le strade di Barcellona anche se non ho avuto il piacere di farlo di persona. Bello, Bello e lo consiglio per tutte le ragioni che mi hanno portato ad amarlo.
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