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Anno edizione: 2019
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Un documento giornalistico straordinario e di estrema attualità, uno squarcio sulla realtà nascosta delle periferie della capitale.
«Floriana Bulfon raccoglie l'invito racchiuso nelle parole di Paolo Borsellino e "parla" di uno dei clan più numerosi e pericolosi della Capitale. Lo fa utilizzando con maestria dati giudiziari, elementi di cronaca e i risultati originali delle sue inchieste» - Giuseppe Pignatone
«Bulfon indaga con professionalità e precisione - "consumando le suole delle scarpe" - le vicende della criminalità organizzata di Roma» - L'Espresso
Sono saliti all'onore delle cronache nel 2015, con il funerale stile "Padrino" del capostipite Vittorio, e poi nel 2018, con il blitz delle forze dell'ordine nella loro roccaforte di Porta Furba e quando le loro opulente ville abusive sono state demolite dallo Stato, sotto i riflettori dei media e della politica. Ma i Casamonica vivevano e operavano a Roma dalla metà degli anni Sessanta, nascosti in piena vista, affermando il loro potere, a uno a uno, sui quartieri sud-orientali della città: Porta Furba, appunto, e poi Vermicino, Tor Vergata, Cinecittà, Quadraro, Tor Bella Monaca fino al confine dell'autostrada per Napoli. Dalla cronista che meglio di tutti ha indagato sulla "Famiglia" venendo minacciata, la prima inchiesta sulla storia criminale del momento, che coincide in modo inquietante con la storia di Roma degli ultimi trent'anni. Il testo racconta le sue gesta, le violenze, il folklore e le dinamiche criminali utilizzando gli atti giudiziari – ricchissimi di intercettazioni – e la testimonianza diretta dell'autrice, che ha vissuto infiltrata nel loro territorio ed è riuscita a entrare nella loro "reggia" di Porta Furba, per conoscerli di persona nel cuore della famiglia.
Indice
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Utile guida sulla Famiglia Sinti purtroppo famosa nella Capitale, dal suo arrivo ai giorni nostri. Raccoglie testimonianze di collaboratori, vittime e intercettazioni, ogni capitolo spiega l'insediamento nelle zone della città e i collegamenti con le altre realtà delle organizzazione criminali italiane. Piccolo difetto è soprattutto sul finale dove è molto dispersivo e poco lineare negli intrecci, farò da me una cartina per ricordare per bene i nomi delle famiglie e i luoghi.
L'autrice di questo libro espone in modo davvero eccellente la storia segreta di una delle più potenti famiglie mafiose presenti sul territorio romano: i Casamonica. Essi arrivano dall'Abruzzo insediandosi nella allora campagna a sud-est di Roma in campi rom abusivi. Cominciano ad arricchirsi abusivamente con allevamenti e vendita di cavalli, poi sempre abusivamente e silenziosamente passano ad arricchirsi con la compravendita di automobili di lusso. Così allo stesso modo le baracche del campo rom diventano vastissime e lussuosissime ville, ed a questo punto quello che era il silenzio di la gente onesta che abita nelle vicinanze diventa una terribile omertà. I Casamonica riuscendo ad espandersi anche su altre periferie romane, entrano in una stretta relazione con la famosa Banda della Magliana e soprattutto con il famoso Enrico Nicoletti (della serie: "gli uccelli si accoppiano in cielo e le chiaviche a terra). Con queste relazioni i Casamonica si addentrano in un'altra attività molto più redditizia ma molto più criminalmente mafiosa: l'usura. Essi approfittano delle difficoltà economiche di singole persone, di famiglie, di piccoli commercianti ed artigiani ed anche di piccole e grandi imprese, per offrire a chiunque prestiti con un altissimo tasso d'interesse, garantendosi la restituzione del debito ed il pagamento degli interessi con minacce ed atti di violenza fisica. In questo modo la suddetta famiglia mafiosa si assicura una corpulenta rendita finanziaria ampliando il loro dominio territoriale anche sul centro di Roma. Ma non finisce qui. I Casamonica sanno bene che Roma ha una grande fame di droga. Il denaro fresco e liquido che proviene dall'usura può essere immediatamente investito. Così questa numerosissima famiglia mafiosa, in giro di poco tempo, riesce ad infiltransi nel narcotraffico internazionale e formato con grande facilità numerose frequentissime piazze di spaccio sul vasto territorio romano. La più più grande tra queste risulta quella di Tor Bella Monaca, che sembra paragonabile solo a quella di Scampia prima dell'inizio dell'abbattimento delle "Vele". Floriana Bulfon nella conclusione di questo lavoro chiama tutti i cittadini romani onesti a sostenere tutte le associazioni di cittadinanza attività che lottano contro le mafie a Roma, perché la magistratura e le forze dell'ordine da sole non potranno mai vincere questa lotta.
Ben scritto e dettagliato. Consigliato.
Recensioni
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