Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno

Poco da dire su quest’opera, per chiunque punto di inizio per una riflessione sulla società odierna e non solo. Un viaggio tra i pensieri e la filosofia nichilista.

Uno dei più grandi capolavori nietzschiani, nel Così parlò Zarathustra la filosofia di Nietzsche prende corpo nel profeta persiano Zarathustra (non è a caso questa scelta, perché con Zarathustra, detto anche Zoroastro per i Greci, inizia la tradizione dei grandi profeti religiosi), il quale comincia a predicare la venuta dell'Oltreuomo, e come di conseguenza la "morte di Dio". Tuttavia il profeta iraniano non viene creduto e anzi viene considerato pazzo, in quanto "i più" (decadenti) non vogliono rinunciare all'idea di Dio e cercano di colmare il vuoto lasciato dalla sua morte, mentre il profeta dell'Oltreuomo punta in alto nelle montagne (sua dimora) nell'atto di spiccare il volo. Un libro che io definisco sublime...

Nonostante la complessità della forma, quest’opera è a dir poco splendida, in particolar modo per tutti gli spunti di riflessione che riesce a farnire al lettore. Il tema principale è indubbiamente l’aspirazione al Superuomo; quindi il superamento di Sé, descritto da Nietzsche come il progredire dell’umanità verso una nuova forma al di sopra della propria essenza. Quest’opera fu considerata dallo stesso autore “incomprensibile”; solo Nietzsche ne possedeva la massima chiave di lettura. Ecco perché si dice: “un libro per tutti e per nessuno”. Non è una lettura “di piacere”, dunque richiede tempo e concentrazione da dedicarle.