Qui

Con qui abbiamo iniziato a domandarci quali sono le reali possibilità del fumetto. Se il Cinema ha avuto nell'audio un momento fondamentale nella sua vita, attimo in cui sono morti artisticamente degli autori e ne sono emersi altri. il silenzio e il montaggio di Qui lasciano davanti a noi solo interrogativi. Che sia un episodio singolo e unico come la costruzione de Le palme selvagge di Faulkner ? O che sia l'inizio di un nuovo modo di pensare, finalmente, il fumetto. Io vivo solo pensando che quello che è accaduto sia un miracolo. E che quel miracolo basterà a farne accadere altri. Consigliatissimo.

Here di Richard Mcguire è una vera e propria rivoluzione del concetto di fumetto. Un fumetto denso, ricco di pagine e illustrazioni, articolato e studiato in ogni minimo dettaglio, un lavoro davvero meticoloso. Una storia incentra sullo spazio e il tempo, su come il tempo modelli e rivesta lo spazio, su come sia il tempo stesso a modificare lo spazio e non lo spazio parte attiva che evolve nel tempo. Un fumetto sottile, raffinato, che lascia a bocca aperta. Il suo stile è pulito, essenziale, asciutto, un raffinatissimo viaggio nel tempo che tutti dovrebbero leggere e sfogliare.

Quando lessi 'Here' per la prima volta fui rapito da queste pagine:le frustrazioni d'ogni tempo,le incomprensioni,le ragioni degli uni e le sfortune degli altri;mostrate in una contemporanea instantanea rubata allo scorrere del Tempo Totale,perdono ogni peso risultando meno importanti di quanto,accadendo nel Momento Particolare,potessero sembrare. Un'idea semplice che però,cucita perfettamente al medium del romanzo grafico,diventa qualcosa di indescrivibile.Here è un libro profondissimo:introduzione perfetta della quarta dimensione in un contesto fumettistico.Lo stesso luogo ridisegnato per pagine e pagine e pagine con l'unica aggiunta della sua trasformazione temporale-passando dalla nascita terrestre fino alla sua dissoluzione con centro focale il soggiorno di una casa.Soggiorno che racconta determinate azioni compiute in quella porzione di spazio:compleanni,storie sulla propria giovinezza,momenti di noia;passando poi a ciò che avvenne prima della creazione stessa di quel soggiorno:l'inabissarsi delle acque primordiali,la lava terrestre al momento della sua composizione ed i popoli d'ogni tempo precedenti a quello contemporaneo.E poi il futuro:il disgelo dei ghiacci,l'ultratecnologia,la fine dell'entropia universale e dell'Hybris umana.Sì perchè la più grande lezione che McGuire insegni è la realizzazione d'un romanzo assolutamente non antropocentrico,dove la morte sarebbe potuta essere banalizzata,rendendola liricamente attaccata alla comune concezione umana dove al termine del proprio esistere finisca l'Esistere comune.Invece è qui che oltre ad una rivoluzionaria concezione del fumetto,si dimostri una teoria Hopperiana della vita:instanti cristallizzati nel tempo e dalla bellezza profonda del momento puntuale estremamente dignitosi nel loro succedersi,qualunque essi fossero e da chiunque fossero vissuti.Concezione filosofica dalle radici millenarie,essenzialmente e concettualmente Oraziana dove l'uomo,non inteso come singolo bensì in quanto specie è punto insignificante nella circonferenza dell'Esistere,non il suo centro.Anche se ciò non voglia dimostrare l'estraneamento dell'essere umano dal tempo,in Here viene solo convenzionalmente posto dove debba essere,privo cioè d'alcuna paura esistenziale o divinazione della sua importanza.Cessazione dell'hybris-appunto. Pratt parlava dei propri fumetti descrivendoli come letteratura disegnata,contravvenendo a chi ne denigrasse le opere raccogliendole sugli scaffali degli scritti ''bassi'',infantili e da ragazzini.Questa è letteratura altissima,romanzo emblema del Novecento,da annoverarsi,qualora qualche intellettuale (oltre Eco) si decida finalmente ad aggiungere anche il medium del fumetto al pari della letteratura,tra le opere migliori dell'epoca contemporanea. Here è un'opera effimera,da vivere in meno di due ore eppure resta per sempre.Come l'Arte.