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Ho già recensito approfonditamente California (troverete i miei pareri nella pagina dell'inserzione), ma la qualità del CD 2 è probabilmente superiore all'originale (il CD 1, che sarebbe California edizione standard). In questa recensione mi concentrerò ovviamente solo sul CD 2: il CD inizia con Parking Lot, il primo brano uscito pubblicamente dalla versione Deluxe. È una canzone pop punk, simpatica, orecchiabile, nulla di leggendario; Misery è il secondo brano uscito pubblicamente, il preferito a detta del bassista Mark Hoppus. È un brano potente che dà un buon esempio su cosa ci aspetta in questa deluxe edition. Si arriva a Good Old Days, un misto di spensieratezza e nostalgia malinconica, un potenziale inno della generazione cresciuta con i blink-182. Don't mean anything è un alternarsi di chiavi minori e maggiori ad alta velocità. Il testo stesso evidenzia questo bipolarismo. È il preludio al trionfo dello stile di Matt Skiba in questo CD. Hey I'm Sorry è quasi una ballata, più simile allo stile del CD 1 di California, dal testo abbastanza profondo. Si arriva alla mia preferita: Last Train Home. Lo schema della canzone contiene un paio di variazioni sul ritmo (finalmente delle sperimentazioni!), la voce disperata di Skiba è da brividi e i versi di Mark Hoppus tornano a essere leggendari "the only time I feel alive is when I find something I would die for". Wildfire è una canzone a tratti confusa, ma gioiosa. Nel testo vedo alcuni riferimenti alla vittoria di quest'anno dei Chicago Cubs (per chi non lo sapesse, Skiba è di Chicago, i Cubs sono una squadra di Baseball che ha vinto il campionato dopo più di un secolo dall'ultima volta, il trionfo degli underdogs). Il brano "6/8" non è propriamente da blink-182 come li conosciamo. È in chiavo minore, ha un ritmo meno canonico e un'atmosfera più oscuro, a tratti gotica. Anche qui si è dato giustamente più spazio alla creatività di Skiba. Long Lost Feeling è la vera ballata del CD. Molto bella, con un finale in crescendo a cui manca l'esplosione finale. Ma forse non era necessaria in fin dei conti. Bottom of the Ocean è anch'essa lontana dal vecchio stile dei blink-182. È una sperimentazione elettronica indie rock con la batteria di Travis Barker che fa l'impossibile. Si intravede il lato sperimentale di Mark Hoppus. Can't get you more pregnant è una canzone dal significato profondo come nessun'altra. La più alta manifestazione dell'arte degli anni 2000. La versione acustica di Bored to Death infine è un buon modo per riascoltare un singolo che forse ha annoiato un po' troppo presto.
Quest'album consacra il ritorno sulla scena dei Blink-182 senza Tom DeLonge, ma con un altro membro eccezionale: Matt Skiba. La sua voce e il suo stile si sposano bene con lo stile dei Blink e rendono quest'album coerente con gli altri usciti in precedenza, ma aggiunge anche un tocco di piacevoli novità, rendendo questo doppio album un vero "pasticcino" per i veri fan dei Blink che ricordano con affetto il buon vecchio DeLonge e le meraviglie create, ma non disdegnano Skiba, che ha contribuito a far rinascere una band che merita di stare sulla scena ancora a lungo!
I Blink 182 sono tornati con Matt Skiba e questo album è davvero ben riuscito! Ogni canzone è un mix perfetto di chitarre, elettronica e melodie indimenticabili ed una volta ascoltate non usciranno più dalla vostra testa. Questa versione deluxe è totalmente diversa rispetto alla versione standard, contiene un altro cd imperdibile che risulta ancor più interessante rispetto al primo. Unica nota meno positiva è il packaging, il digipack sminuisce un pò la grande qualità del doppio cd. Lunga vita ai nuovi Blink 182!
Recensioni
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