Acrobati

Dopo la memorabile esperienza in trio con gli amici di sempre Max Gazzè e Niccolò Fabi, ecco che Daniele Silvestri ritorna da solo a confrontarsi con il suo pubblico. E neanche troppo da solo, considerando le collaborazioni presenti in questo disco come Diodato, Roy Paci, Diego Mancino, Dellera, Funky Pushertz e soprattutto il grande rapper pugliese Caparezza, con il quale firma una esplosiva “guerra del sale”. 18 pezzi forse sono un po’ troppi e a tratti conferiscono al disco una sensazione di spaesamento, ma tanto lavoro dietro c’è ed è di qualità.

La musica italiana ha sempre annoverato testi di prim’ordine. La generazione venuta al mondo alle soglie dei ‘70, ha avuto la fortuna di un’adolescenza colma di ascolti “altissimi” e coloro che ne hanno fatto tesoro, divenendo, a loro volta, brillanti parolieri, oltre che notevoli musicisti, saranno la culla per le generazioni future. Tra questi, a mio modesto parere, non si può non menzionare, uno dei più bravi, della cosiddetta scuola romana : Daniele Silvestri. Attendo spasmodicamente, l’uscita di ogni Suo nuovo album, sempre zeppi di singoli che Ti rapiscono al primo ascolto;quest’ultimo ha qualcosa in più, perché, in un certo qual senso ogni traccia è legata alle altre, da un filo non troppo nascosto:toccano tutte il lato positivo di ogni ascoltatore. Si, anche i brani “tristi” ispirano allegria, Ti regalano energia, voglia di cantare, suonare, vivere, perciò correte a comprare questa compilazione e vedrete che la gioia s’impossesserà di Voi fino...alla fine!!

Un altro bel prodotto di Silvestri, da ascoltare e riascoltare. Ricercato nei testi e nella musica. Mai scontato nè banale. Stile e temi variegati: dalla dolcezza di Acrobati si passa ai temi sociali e ai toni provocatori, come in Quali Alibi o La guerra del sale (arricchito dalla voce del grande Caparezza). Collaborazioni di grande rilievo (ritroviamo Diego Mancini, con cui aveva già duettato nel precedente album) e una bella scoperta, Diodato. Vi consiglio assolutamente di ascoltarlo :)