Bianco è il colore del danno
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Descrizione
Qualche anno fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all'ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l'imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni piú intime, dei non detti piú dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d'un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all'improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l'ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l'onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare.
Valutazioni e recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Commovente e delicato. una scrittura magnifica. ferisce e fa sorridere
Un racconto sincero e semplice, a cuore aperto, in cui l’autrice non nasconde le sue paure e fragilità. Letto tutto d’un fiato!
Tocca l'anima. Mannocchi magistrale.
L'ho letto con partecipazione: è un libro di una delle nostre migliori inviate di guerra, difronte ad una diagnosi di sclerosi multipla. È scritto in uno stile coinvolgente, sincero. Mi ha molto colpito la parte che parla del rapporto col padre. Assolutamente consigliato.