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Dettagli

2022
26 maggio 2022
288 p., Brossura
9788807034978

Descrizione

Gabriel è un ragazzo innamorato delle parole, soprattutto di quelle che è impossibile tradurre in altre lingue – come la giapponese Wabi sabi, che esprime l'autenticità dell'imperfezione, o come iktsuarpok, con cui gli Inuit dell'Artico intendono l'irrequietezza nel controllare se qualcuno sta arrivando oltre l'orizzonte. Parole uniche e sole, come solo si sente Gabriel quando muore sua nonna, con cui viveva. Confuso e smarrito, viene accolto nella casa affidataria della signora Michiko in un rione storico di Roma. Si trova così ad abitare sotto lo stesso tetto con ragazze e ragazzi segnati da storie irreparabili, come il piccolo Leo, come Chiara, che conosce le stelle ma non l'amore, o Greta, sempre concentrata a scrivere messaggi al cellulare, come il minaccioso Scar e Amina, con la sua indicibile esperienza di migrazione. Michiko segue i suoi giovani ospiti rammendando le giornate bucate con tazze di tè fumante, dialoghi pazienti, storie di paesi lontani: parole e gesti piccoli che restituiscono la grandezza dell'universo. Fuori c'è il mondo che conoscono, caotico, ingiusto, a tratti violento, ma nella casa della signora giapponese sono al riparo. Finché un giorno quell'armonia si spezza, e i ragazzi d'un tratto si sentono più orfani di prima. Fa male, ma dura poco: presto scoprono di sapersi fidare l'uno dell'altra, di saper fare famiglia. È l'inizio di una ricerca per le strade di Roma e dentro sé stessi, dove ciascuno mette a frutto il proprio intuito, le proprie qualità – e porta allo scoperto le proprie ferite. Un romanzo d'esordio emozionante, ricco di curiosità e sapere, da cui imparare con grazia e gentilezza.

Valutazioni e recensioni

4,5/5
(6)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Appena letto titolo e trama ero super emozionata di leggere questo libro e forse le mie grandi aspettative mi hanno portata a rimanere un po’ delusa. Pur quanto ami i momenti descrittivi e l’introspezione forse sono stati un po’ troppi tutti insieme e c’è voluto più di metà libro prima che che ci fosse una svolta nella trama. Ciò nonostante un paio di lacrimucce sono scappate anche a me quindi approvato

Libro molto scorrevole e carino. Mi è piaciuto molto, lo consiglio

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Se l’etimologia delle parole racconta la storia, catalogare e custodire i significati nelle stanze della memoria, è un lavoro necessario alla costituzione dell’identità e all’affermazione del nostro posto nel mondo. Un romanzo denso e forte, pieno di vita e di vite, dove le dinamiche famigliari prescindono dal lignaggio, dalla consanguineità e da quella dipendenza emotiva che talvolta priva del diritto all’errore. I rapporti del gruppo familiare si nutrono di condivisione, di supporto e di compatimento; una grande casa dove s’intersecano le storie -drammatiche- di Gabriel, Greta, Chiara, Amina, Damiano e Leo, sotto la la regia emotiva della signora Michiko e di Bernard. Un racconto ricco di racconti, di saggezza e di “sapere”, la cui valenza educativo-pedagogica assurge allo scopo della salvezza.