Guardaci
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È il primo libro che ho letto di questo scrittore, ed è stato rivelatore. Il suo modo di portarci dentro i corpi, dentro i desideri più nascosti di queste persone, lascia un po' spiazzati, In alcuni tratti è stato anche disturbante, mi sono chiesta se è accettabile scavare così a fondo nell'animo umano, fino a farci sentire veramente nudi. Ma alla fine, la sua scrittura distaccata e secca ha bilanciato questo momentaneo sgomento. Lo consiglio se non si ha paura di accettare i propri desideri più irracontabili.
Un romanzo strano, dai risvolti inaspettati, a tratti incomprensibile, surreale, a volte anche grottesco e disturbante. Lo sguardo è sicuramente l’elemento centrale del romanzo, è lo strumento attraverso il quale si compie l’empirismo, attraverso il quale si conosce e si valuta il mondo circostante. Ma, se viene a mancare il soggetto osservante, che fine fa l’oggetto osservato? E’ la domanda fulcro della Congettura Saperstein-Hideaki, a cui cerca disperatamente di trovare una risposta, Martin, uno dei protagonisti della vicenda, rinunciandoci ben presto, perché è un questione senza soluzione, come un serpente che si morde la cosa, all’infinito. Toma ci catapulta nella vita più nascosta di una coppia, quella che si manifesta nella camera da letto, ma, se non c’è nessuno che guarda, si può dire che avvenga davvero? E, infatti, per questa coppia è praticamente inesistente, ma si rianima e acquisisce nuovo slancio grazie ad un’osservatrice. Non mi ha convinto sia per la trama sia per la prosa, lasciandomi molto delusa e sbigottita.
“GUARDACI”, “guarda noi”, “ci guarda” è la coniugazione di un ordine di rivelazione, un’istanza di aiuto alla crisi interiore e di coppia. Il coinvolgimento sessuale del terzo nel quadro famigliare, manifesta l’esistenza dell’io inespresso e la ricerca di nuovi stimoli alla stanchezza. Martin e Lily conducono un’esistenza quale compendio di “dimostrazione della realtà” e non un compito autentico di realtà. Il sesso è inteso come lo spiraglio della porta, attraverso cui è possibile scorgere la vera identità e il proprio sentire, esigenze che -se soddisfatte- annichiliscono al varcare della convenzione. La scrittura scorrevole aiuta a superare la ridondanza descrittiva, poco funzionale alla trattazione del tema, che viene accennato e sviluppato soltanto nelle ultime pagine. Un plauso alla copertina bellissima! #lingegnerechelegge