Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative

Le storie di 15 donne che hanno cambiato qualcosa nel mondo, storie di donne semi sconosciute (almeno qualcuna di loro) che devo assolutamente essere riscoperte. Le storie sono una più bella dell'altra, belli anche i disegni e i colori. Sono donne che hanno avuto il coraggio di essere loro stesse e di lottare per qualcosa in cui loro credevano. Un prodotto davvero di qualità che merita di essere letto a tutte le età.

15 storie a fumetti di 15 donne che, con esiti più o meno felici (la povera Olympe De Gouges è finita sul patibolo), hanno seguito le proprie passioni ed aspirazioni, amato e lottato per questo. Il pregio dell'opera è quello di presentare anche figure meno note e di essere, come riportato, una graphic novel ad alta leggibilità, pensata anche per chi ha problemi di dislessia o di difficoltà di lettura. Il resto per me è stato un "ma che peccato...": le storie, forse anche inevitabilmente per la combinazione di brevità e semplicità, tendono irrimediabilmente all'agiografia e i disegni sono chiaramente didascalici e, pertanto, non catturano l'attenzione. Ed è un peccato che, più che di occasione sprecata, sa di occasione non colta al pieno del suo potenziale. Detto questo, c'è un però: nonostante le imperfezioni, ben vengano questo tipo di narrazioni, ben venga la riscoperta da parte di un più vasto pubblico di figure spesso e volentieri dimenticate; donne che si sono trovate a contrastare una cultura patriarcale e, a volte, misogina, e che con le loro conquiste, seppure talvolta fugaci, ci ricordano che le cose possono e devono cambiare.

Comperato per mia figlia di 12 anni mentre studiava i diritti civili e le donne. Il racconto a fumetti in bianco e nero di donne straordinarie che hanno fatto la storia, a volte volontariamente, altre involontariamente, ma hanno comunque segnato il destino delle donne che sono venute dopo di loro. Emblematica la storia di Franca Viola che tutte le adolescenti dovrebbero conoscere, eroina che ha dimostrato che a volte "pestando i piedi" contro tutto e contro tutti, si ottiene la libertà e che bisogna andarne fieri a testa altra e non come se si fosse bollate.