L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2016
Promo attive (0)
"Un drogato di merda. Un diverso. Un corpo a perdere. Uno di quelli di cui si dice, nel gergo di certi sbirri, che abbiano il nome all'anagrafe scritto a matita. Perché cancellarlo è un attimo. E nessuno verrà a reclamare."
La morte di Stefano Cucchi è uno di quei fatti di cronaca che segnano una generazione e un pezzo di storia italiana. Perché vicenda simbolo, carica di significati pesantissimi: la violenza del Potere, la fragilità dello Stato di diritto, l'incapacità dello Stato italiano di fare i conti con le responsabilità dei suoi servitori, il pericolo che corre un ragazzo che finisce nelle mani di uomini che indossano la divisa di chi garantisce la nostra sicurezza o il camice bianco di chi tutela la nostra salute. Carlo Bonini, firma di "Repubblica" e autore di "Acab" e "Suburra" (insieme a Giancarlo De Cataldo), per sette anni ha seguito da vicino il caso Cucchi - attraverso la lettura di decine di migliaia di pagine di atti giudiziari, i colloqui con i familiari, lo studio delle perizie e controperizie medico-legali sulle cause della morte - e in questo libro, che è una vera e propria inchiesta civile raccontata con gli strumenti della narrazione più incalzante, mette al centro il testimone primo e ultimo della verità su quanto accaduto: il Corpo del Reato. Il cadavere di Stefano. Che svelerà le tappe del suo calvario attraverso gli occhi e la scienza di un medico che, per una coincidenza precisa come un responso, sarà lo stesso chiamato a interpretare i segni delle torture inflitte a Giulio Regeni, trucidato in Egitto e intrappolato in una storia oscura, così diversa e così simile a quella di Stefano Cucchi. Perché è tempo di far parlare quel cadavere martoriato, di fargli raccontare quello che sa e che alcuni non avrebbero voluto che dicesse, e di spiegare a tutti noi, che forse non vorremmo ascoltare, quanto i nostri corpi siano alla mercé del Potere, dello Stato, della Storia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho molto apprezzato questo libro, esaustivo e ricco di informazioni tra cui verbali ed estratti di dichiarazioni processuali. Analizza questa triste vicenda a 360°, dal momento dell'arresto fino a quello del decesso, lasciando poco spazio a dubbi su cosa si effettivamente successo durante quei giorni. Permette al lettore di avere un punto di vista interno alla vicenda, con dettagli che non emergono limitandosi leggere notizie e articoli vari. Mi ha un po' disturbata la forma romanzata dell'esposizione che di primo impatto conferisce al saggio meno professionalità, tuttavia una volta che ci si fa l'abitudine si riesce ad andare oltre alla forma utilizzata e ad apprezzarne l'interessante contenuto. Avrei gradito che, trattandosi di un'edizione aggiornata, fosse dedicato maggiore spazio ai più recenti sviluppi processuali fondamentali (come la confessione), invece a ciò vengono dedicate solo poche pagine finali. Nel complesso comunque un ottimo lavoro, consiglio a chiunque la lettura di questo saggio e mi auguro che una vicenda del genere non macchi più la storia del nostro paese.
Ho iniziato da pochi giorni la lettura di questo libro che avevo acquistato diversi mesi fa, ma che non ho voluto leggere prima per mancanza di coraggio e di forza, mi sentivo soltanto di averlo negli scaffali della libreria, come un segno di solidarietà a Ilaria. Alle volte mi è capitato di prenderlo in mano, leggere qualche riga e riporlo subito via. Avevo paura, lo ammetto. Forse non mi sentivo nello spirito giusto. Pensavo scoppiassi in lacrime e non avrei retto alla crudezza della storia. Ma l'altro giorno, mi sono deciso e ho iniziato la lettura, restando, tra l'altro, piacevolmente colpito nel vedere come Bonini è riuscito a trasformare un fatto di cronaca agghiacciante, in un thriller mozzafiato che coinvolge il lettore fin dalla prima pagina. Non riesco a staccare gli occhi dal libro. È bellissimo. Un crescendo di suspense e adrenalina che si amplifica pagina dopo pagina. Sono arrivato a pagina 215, e il racconto si fa sempre più vivido e duro, si avvicina il momento della morte di Stefano. Il momento che purtroppo conosciamo tutti molto bene,ed è qui che inizio a tremare e a piangere perché non tollero le ingiustizie sui più deboli, su chi versa in condizioni di grande fragilità interiore e mentale, a maggior ragione perché un fatto realmente accaduto. A Carlo Bonini va il più sincero plauso. È riuscito a dare il meglio di sé, con libro ben descritto e ben fatto che porta ad affezionarsi ai protagonisti principali di questa tragica storia. Ipnotico, denso e terribilmente devastante. Vi consiglio la lettura perché non è il solito libro denuncia, ma molto di più.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore