Il diavolo veste Prada

Una delle rarissime volte in cui ho prima visto il film e poi comprato il libro: e non me ne sono mai pentita! Leggere di Miranda e immaginare Meryl Streep che parla, si muove, accenna nel libro non ha avuto prezzo: per tutto il resto, c'è il dvd! Ci sono molte differenze tra libro e film (Lily in primis, Andy e Miranda non per ultime), ma l'approfondimento di alcuni aspetti della storia, o la loro diversità, ha solo ampliato l'universo di Runaway. La storia è serrata e, se vogliamo dirla tutta, anche un po' angosciante, se ci si immedesima troppo nei panni di Andrea. C'è addirittura l'ansia di finire il libro per sapere che "tutto" finirà con esso, nel bene e nel male. E se un po' mi è dispiaciuto che Andrea non abbia resistito e si sia licenziata (con buona pace di Emily e dei suoi vestiti parigini), il finale "diversamente alternativo" del libro è stato un po' più vendicativo e divertente di quello del film, che regalava una nota di dolcezza finale a Miranda.

In questo libro non si può che adorare la protagonista Andrea: aspirante scrittrice che si trova, suo malgrado, a lavorare in una rivista di moda; quando di moda non sa proprio nulla! Ma non si può che adorare/odiare anche la sua insopportabile e perfida capa Miranda, che viceversa rappresenta perfettamente il mondo della moda: brillante, affascinante..ed estremamente crudele! Un vero diavolo vestito Prada! Una storia divertente con bellissimi vestiti.

Devo ammettere che ho visto prima il film e ho poi letto il ibro dal momento che ne ignoravo l'esistenza . Di solito mi piacciono sempre di più i libri , ma in questo caso preferisco il film . Sono abbastanza differenti , stranamente . Il film è più carino , più divertente e meno snervante .