Christoph Ransmayr è uno scrittore austriaco. Ha esordito nella narrativa con Gli orrori dei ghiacci (Die Schrecken des Eises und der Finsternis, 1984). Nel romanzo Il mondo estremo (Die letze Welt, 1988) immagina che un amico del poeta latino Ovidio, in esilio sulle coste del Mar Nero, messosi alla sua ricerca, trovi tracce della sua poesia nei misteriosi destini degli abitanti del luogo. Ideale sviluppo delle Metamorfosi, ricco di giochi verbali, citazioni, allusioni, Il mondo estremo è stato indicato come uno degli esiti più rappresentativi della letteratura postmoderna. Tra le opere ricordiamo: Il morbo Kitahara (1995), La strada verso Surabaya (1997), L’invisibile (2000), La montagna volante (2006), Radiosa fine. Il non nato (2009), Atlante di un uomo irrequieto (2015), Cox o il corso del tempo (2018).
Nel 2022 esce Il maestro della cascata (Feltrinelli) sul tema attualissimo della scarsità d'acqua. In un futuro flagellato dalle guerre intercontinentali per l'acqua l'Europa è suddivisa in contee, staterelli, territori chiusi al fine di preservare la propria omogeneità e superiorità etnica. Il potere è di chi possiede e governa l'acqua. E un ingegnere idraulico è la voce narrante del romanzo, membro dell'unica casta a cui sia concesso spostarsi per il pianeta.
Fonte immagine: sito editore Feltrinelli.