Studioso della civiltà greco-romana, ha ambientato diversi romanzi nell’antica Roma (tra gli altri Le tavolette di bosso di Apronemia Avitia, Les tablettes de buis d’Apronemia Avitia, 1984, nt). Un interesse non meno appassionato per i problemi della scrittura e del rapporto fra scrittore e lettore è all’origine di numerosi saggi (La parola della Délie, La parole de la Délie, 1974, su Maurice Scève, nt; Il lettore, Le lecteur, 1999), riflessioni (raccolte nei Brevi trattati, Petits traités, 1980-85, nt), racconti (Il lettore, Le lecteur, 1976, nt). Dopo alcuni testi letterari sperimentali (Carus, 1980, nt), ha pubblicato romanzi nutriti di sottile erudizione: Il salone del Württemberg (Le salon du Württemberg, 1987); Le scale di Chambord (Les escaliers de Chambord, 1989); Tutte le mattine del mondo (Tous les matins du monde, 1991), sul musicista barocco Marin Marais, da cui A. Corneau ha tratto l’omonimo film, testimonianza della passione musicale dell’autore che gli ha ispirato anche Il giovane macedone (La leçon de musique, 1987); La vita segreta (Vie secrète, 1997), L’incisore di Bruges (Terrasse à Rome, 2000). È autore anche di un’opera per il teatro, Il nome sulla punta della lingua (Le nom sur le bout de la langue, 1993).