Un luogo chiamato libertà

Mi è piaciuto tanto, trama scorrevole e avvincente. Consigliato!!

Lettura scorrevole e storia piacevole ma forse non all'altezza di altre opere di Follett. La trama appare meno articolata ed i personaggi hanno meno spessore; ambientato nella Scozia di fine Settecento, narra la storia di un minatore senza diritti, che appartiene ai padroni, quanto le miniere in cui lavora. Come in altre opere, spicca la personalità della protagonista, una donna forte e coraggiosa, che non teme di sovvertire i canoni di comportamento imposti al tempo. Vengono trattati temi sociali importanti, quali lo schiavismo all'epoca della rivoluzione industriale e la lotta per la libertà.

Ken Follett ormai si è confermato come mio autore preferito. Dopo "I pilastri della terra" (splendido), "Mondo senza fine" (discreto) e "Le gazze ladre" (capolavoro) questo romanzo mi ha catturato lo spirito. Innanzitutto per il fatto che questa storia è nata come un "ho trovato un vecchio collare di ferro nel mio giardino, chissà quale storia c'è dietro...", e poi perchè i personaggi sono caratterizzati davvero molto bene e ti sembra di conoscerli in prima persona. Ecco, quando leggo i libri di Follett mi trovo catapultata in un'altra dimensione, sono in un altro mondo, quindi via tutti e lasciatemi leggere per l'amor del cielo! A parte l'euforia post lettura, "Un luogo chiamato libertà" porta tra le sue pagine il coraggio e l'amore, ci insegna che dobbiamo fare quello che è giusto (per noi) a qualunque costo perchè essere liberi è il valore più alto che l'uomo possa raggiungere.