Manhattan beach

Appena l'ho visto, la copertina mi ha incuriosito e l'ho comprato a occhi chiusi. La lettura è scorrevole, il contesto storico è uno dei più belli da cui raccontare la storia ma la trama è molto semplice. A fare da capitolo sono le tantissime digressioni riguardo la storia. Non è un libro cattivo ma neanche uno dei migliori. In percentuale do 50%. A mancare sono i colpi di scena, a volte si perde l'orientamento di chi sta parlando e dei contesti tra presente nel libro e passato. Ciò che manca sono questi dettagli che daranno ancora più importanza al romanzo.

Si tratta di una storia che porta con se tante storie: Anna che si mette alla ricerca del padre, a cui era profondamente legata; la prima donna palombaro durante gli anni del secondo conflitto mondiale; New York che, con il suo porto di Manhattan Beach accoglie le immense navi belliche che giungono da oltre oceano; una famiglia che si scompone per poi provare a ricomporsi. E' soprattutto la storia del mare. Un romanzo (storico) in cui Anna emerge dalle acque di New York proprio come il mondo attorno a lei emerge dalle macerie della guerra: un mondo nuovo in cui tutte le Anna Kerrigan cominciano a reclamare il proprio spazio. Consigliatissimo!!

Una storia affascinante, coinvolgente fin dalle prime righe. La Storia che si intreccia con la storia. Un racconto di una figlia e di suo padre. Meraviglioso.