The River

The River è senza alcun dubbio un album intelligente, contemporaneo, tagliente e notevole al tempo stesso, uno degli highlight della sua lunghissima carriera, costellata di successi incredibili e meritati. Lunga vita al Boss.

Frutto di un immenso lavoro di scrematura (Springsteen dovette scegliere 20 brani tra i 100 e passa che aveva scritto per il disco o che erano rimaste nel cassetto nel corso degli anni), The River è un disco nel quale le ormai consuete tematiche del boss - quelle, per intenderci, tipicamente legate alla working-class americana ed alla delusione figlia del mancato raggiungimento dei sogni ("un sogno che non diventa realtà è una bugia, o qualcosa di peggio?", si interroga Bruce proprio nella titletrack) - vengono spesso accompagnate da melodie gioiose e scanzonate e che fanno di "The River" una vera e propria enciclopedia del Rock 'n' Roll. Il disco contiene - tra gli altri - anche "Hungry Heart", un pezzo originariamente scritto per i Ramones che Bruce decidette - invece - di tenere per sé e che divenne il primo vero hit radiofonico del rocker, oltre che irrinunciabile momento di festa collettiva durante i suoi interminabili concerti. Disco altamente consigliato, ovviamente.

Questo è un album che mette in evidenza la completezza e la ricchezza di un artista del calibro di Bruce Springsteen che è in grado di passare dalle ballate più dolci alle note roventi di un rock and roll molto tirato, fino all'amarezza di molti pezzi che esprimono l'addio ad un mondo sognato ed il ritorno alla dura realtà. I diversi generi si fondono dando luogo ad atmosfere davvero esaltanti. Insomma un album assolutamente da collezionare e da consigliare a chi veramente ama la musica con la emme maiuscola.