Sono contenta che mia mamma è morta

Il motivo che mi ha spinto a comprare questo libro è stato il titolo e la copertina: non può non essere interessante un lbro che si presenta in questo modo. 300 e passa pagine lette in un soffio. Bellissimo, ma non adatto a tutti gli stomaci. Consigliato a chi ama le autobiografie senza fronzoli.

Non sono particolarmente fan delle autobiografie, eppure questa mi è piaciuta molto! Forse dovrebbe farci riflettere sulla sovraesposizione mediatica a cui sono sottoposti i minori nell'era del digitale.

Tutti conosco Jennette per il ruolo di Sam Puckett in “𝙞𝘾𝙖𝙧𝙡𝙮” e “𝙎𝙖𝙢&𝘾𝙖𝙩”, ma non molti sanno che dietro a quel personaggio, che ha fatto ridere miliardi di adolescenti, c’è una ragazza che è stata fuorviata dalla mente malata della madre. Nasce a Los Angeles, in una “famiglia mormone disfunzionale”. Un padre assente, 3 fratelli, e poi la madre Debra, a cui fu diagnosticato un carcinoma mammario quando Net aveva soltanto 2 anni. Se abbiamo passato i pomeriggi a ridere sulla calza piena di burro, e sul suo amore per le alette di pollo è grazie a Debra. E’ lei a inserirla in questo mondo, fin da subito, con provini per ogni tipo di progetto. Dalle pubblicità, al ruolo di co-star in qualche serie. Per lei diventa una vera e propria ossessione, alla ricerca del miglior ruolo. Dietro a quello che sembra un normalissimo comportamento di una madre che tiene a sua figlia e al suo futuro c’è invece tutt’altro. Jennet diventa la principale fonte finanziaria della famiglia. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲' 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼, 𝗺𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗱𝗿𝗲. Ciò che si nota è l’attaccamento morboso della figlia con la madre, questa ricerca continua di soddisfarla, renderla orgogliosa e la paura di non realizzare i 𝙨𝙪𝙤𝙞 sogni. Una madre sempre presente, a tutti i suoi provini, che sembra prendersi cura di lei, quando in realtà le sta privando dei suoi anni più belli. Net è piccola per alcune cose, e mentre il suo corpo cambia, la madre le consiglia il restringimento calorico, razionando i pasti. Inizia così, all’età di 11 anni, il suo percorso con i disturbi alimentari, dall’anoressia fino alla bulimia. A peggiorare la situazione è il ruolo di Sam, una ragazzina amante del cibo. Sembra quasi un brutto scherzo del destino. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗯𝗿𝗮 𝘂𝗻 𝗯𝗿𝘂𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗰𝗵𝗲𝗿𝘇𝗼.