Summer of Sorcery

I miei primi cinque album degli anni '80 erano molto personali e politici, ha dichiarato Steven Van Zandt aka Little Steven. "Volevo che il mio nuovo materiale fosse più romantico. Come i dischi che ascoltavo quando sono cresciuto, quando erano una forma d'arte. Il concetto alla base del nuovo album era di catturare e comunicare l’atmosfera di quella prima ondata di estate, l'elettricità nell’aria di quella sensazione di possibilità illimitate, dell’innamorarsi del mondo per la prima volta. Ovviamente ci sono riferimenti personali e cenni sparsi ovunque a tutto quello che sta succedendo socialmente, ma con questo album ho raggiunto l’obiettivo che mi prefiggevo. Ho creato un’immaginaria raccolta di scene di film che trasporta l’ascoltatore in un’estate da favola. Ne sono veramente orgoglioso".
Summer of Sorcery - che arriva appena due anni dopo l’acclamato ritorno di Little Steven nel 2017 con Soulfire ed il suo seguito, il doppio album live del 2018 Soulfire Live! - è stato scritto, arrangiato e prodotto da Van Zandt nei suoi Renegade Studios di New York; l'album è stato registrato da Geoff Sanoff e coprodotto dal chitarrista e band-leader dei Disciples of Soul, Marc Ribler.
Summer of Sorcery è stato mixato da Bob Clearmountain e masterizzato da Bob Ludwig, suoi amici e collaboratori di lunga data. L'album inoltre presenta un'introduzione esclusiva scritta dallo stesso Van Zandt ed ha una copertina disegnata dall'art-director Louis Arzonico che si ispira alle illustrazioni di Frank Frazetta. A Little Steven si uniscono i Disciples of Soul, un ensemble di 14 membri composto da alcuni dei migliori musicisti del genere.
Summer of Sorcery è un altro passo importantissimo in una carriera lunga quattro decenni ricca di pietre miliari: è il Little Steven onnivoro, profondamente radicato nei generi classici che l’hanno ispirato, con arrangiamenti sontuosi e canzoni come "Soul Power Twist" e "Communion" che sintetizzano la larga gamma di ispirazioni culturali e sonore di Van Zandt, il suo Rock 'n'Soul è unico, diverso da chiunque altro.
L'album contiene 10 nuove canzoni originali insieme a "Suddenly You", una outtake dalla sua colonna sonora di "Lilyhammer", la serie originale di Netflix che lo vede protagonista, ed una rivisitazione di "Education", apparsa per la prima volta nel suo album Revolution (1989) qui presentata con un nuovo scintillante arrangiamento.
"Volevo creare un ibrido che mi rappresentasse completamente", ha dichiarato Little Steven. "Volevo sentirci Sly & The Family Stone, volevo sentirci Sam Cooke e Tito Puente. Volevo farci entrare i Beach Boys. James Brown, ovviamente. Avevo in mente una serie di influenze musicali che volevo assolutamente integrare tra loro."