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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Vincitore del Premio Hugo nel 1963, L'uomo nell'alto castello è un'elettrizzante riflessione sulla storia, il potere, la libertà, la realtà e la sua creazione.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come sarebbe se gli eventi passati fossero stati diversi? E se questi eventi avessero cambiato gli assetti mondiali? Philip Dick è l’autore di un romanzo sconvolgente, semplice nell’idea, assolutamente strabiliante nella realizzazione. La cura del dettaglio negli avvenimenti, l’immaginare come le diverse culture avrebbero potuto fondersi fino addirittura a soppiantare la civiltà americana, definita “indigena”. Il romanzo è basato sulla visioni introspettive dei protagonisti, nei loro ruoli in una società mutata. Il razzismo è dilagante; la superstizione dei protagonisti, con la loro consultazione maniacale dell’ I Ching, è una costante; la sottomissione al più potente una prassi comune; la comunità divisa in ceti e ogni rango disprezza chi è più in basso, in una abominevole piramide che si spinge fino al genocidio. L’uomo nell’alto castello parla della più temuta sliding door che sarebbe potuta accadere nel ventesimo secolo, in una scrittura non sempre scorrevole, ma mai banale, di un’autenticità che avvolge il lettore a tal punto da credere che se la guerra fosse realmente finita così, quella sarebbe diventata indubbiamente la realtà. Il libro “verboten” nel libro è una sofisticata finezza. Una stupenda descrizione della pazzia e una lunghissima riflessione del signor Tagomi sono imperdibili.
Mi è piaciuta soprattutto l’idea alla base ma l’esecuzione è stata a tratti noiosa. A mio parere, a volte si concentrava sulle cose meno interessanti mentre avrei voluto esplorare meglio altri aspetti. Però mi ha dato uno spunto per la mia tesi di laurea :)
La storia è nota: II Guerra mondiale vinta dall'Asse e non dagli alleati e il mondo governato dal Terzo Reich e dal Giappone imperiale. Viene raccontata portando avanti storie parallele, ma è più avvincente il contesto descritto, perchè gli eventi che riguardano i personaggi non arrivano ad una conclusione. Il romanzo termina dando l'impressione di risultare incompleto. Comunque si legge bene e l'atmosfera evocata coinvolge.
Recensioni
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