Le vedove del giovedì

La copertina e la descrizione sul retro fanno pensare che il libro si concentri sulla morte dei tre personaggi maschili e sulle ragioni che hanno portato a essa o sulle sue conseguenze, con relativa indagine. Ma non è quello che si trova leggendo: il romanzo ha al suo centro le storie delle famiglie che vivono in questa comunità di lusso, come sono arrivate a Los Altos de la Cascada, quali sono i loro rapporti con gli altri residenti, che cosa si nasconde tra marito e moglie, quali problemi tentano disperatamente di tenere nascosti dagli altri e così via. È stato difficile inizialmente avere a cuore i personaggi che ci raccontano la vicenda, proprio perché spesso ragionano in termini di "cosa penseranno gli altri se faccio questo" o "come posso fare bella figura con i vicini", ma l'ultimo capitolo mi ha fatto piacere il libro nel suo insieme, per come alcuni personaggi reagiscono a questa mentalità: alla fine soddisfa!

Nemmeno il tranquillo e lussureggiante complesso residenziale di Altos de la Cascada è perfetto. Un quartiere dove solo i ricchi possono vivere e dove il tenore di vita è al primo posto, seconde solo le apparenze. A la Cascada tutto è perfetto e non sfugge il minimo dettaglio. Nulla sfugge alla sorveglia e nemmeno ai vicini. Un piccolo paradiso dove il passato si dimentica e si tagliano i ponti con la vecchia vita, amici e parenti. Ma ovviamente tutto si nasconde nelle 4 mura domestiche. Una piccola "Desperate Housewives" dove la verità non viene a galla... o forse sì. Una mescolanza di vite raccontate da una penna abile, che avvince. Capace di rendere un "classico" intrigante ma anche divertente.