Diari. Vol. 1: (1915-1919)
Dettagli
Descrizione
«Uno dei diari più importanti del mondo»: così Quentin Bell, nipote e biografo di Virginia Woolf. Cinque volumi che coprono quasi tre decenni, dal gennaio 1915, quando Virginia compie trentatré anni, al marzo 1941, pochi giorni prima del suicidio. L'impresa della loro traduzione completa è stata più volte tentata ma sempre abbandonata, privando i lettori della possibilità di conoscere per intero l'opera di una delle voci più amate della letteratura del Novecento. Questo primo volume raccoglie le pagine scritte tra il 1915 e il 1919, salvo un'interruzione a pochi mesi dall'inizio della scrittura e fino all'agosto del 1917 per un crollo nervoso: è in questo arco di tempo che assistiamo al passaggio da una fase in cui – scrive Mario Fortunato nella sua introduzione – «Woolf "guarda la vita" quasi soltanto dal di fuori, attraverso la lente della realtà materiale, a una nuova visione insieme dall'esterno e dall'interno, dove la realtà comprende e assorbe anche il nostro modo di guardarla. È una vera e propria rivoluzione – fisica e letteraria – e darà luogo a una delle più stupefacenti metamorfosi della letteratura moderna.»
Valutazioni e recensioni
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che donna brillante, acuta e intelligente. che gran privilegio poter leggere le sue parole.
Dal 2022 Bompiani ha avviato un progetto a lungo termine e complesso, cogliendo finalmente l’ardente desiderio che molti lettori ispirati da Virginia Woolf coltivavano da quando avevano iniziato ad amare la produzione della Autrice più ineludibile del Novecento, e cioè la pubblicazione integrale dei suoi Diari. L’impresa è stata affidata a Giovanna Granato e, al momento, sono usciti due volumi, il primo proprio del 2022 (che copre gli anni 1915 – 1919) il secondo nel 2023 (anni 1920 – 1924). Un Diario è un documento strano, intimo ma non necessariamente sincero, accessorio ma, allo stesso tempo, oggetto che può generare anche dipendenza ed ansia, in chi lo compila. E può risultare una lettura lenta e pesante, dal punto di vista narrativo, per chi successivamente lo legge, in quanto strumento cui l’autore lavora – o dovrebbe lavorare – per sé stesso, esercizio di introspezione ed elaborazione, di ricerca ed anche distrazione dalla pragmaticità dell'esistenza. Leonard Woolf, giustamente ritengo, poco tempo dopo la morte di Virginia, diede alle stampe Diario di una scrittrice, che proponeva una selezione attenta del materiale originario. Dico giustamente, perché le sue intenzioni non erano censorie, piuttosto ragionate e rispettose, probabilmente, dei desideri della Scrittrice (oltre che di tutte le persone citate nei Diari e, all’epoca, molte delle quali ancora in vita). Leggere il documento integrale, tuttavia, offre il privilegio di vedere come si è formata l’arte di V.W., i dettagli che catturavano la sua attenzione e si evolvevano in ispirazione, le minuzie essenziali di una vita, gli incontri e gli affetti, i pregiudizi e le illuminazioni. Prezioso e impegnativo, quindi. Ma, soprattutto, prezioso.