Nella città libica di Bengasi, un anno dopo la morte di Gheddafi, la sede dell'ambasciata temporanea americana e una segretissima base della Cia vengono attaccate una dopo l'altra proprio in occasione della visita dell'ambasciatore. Tutto doveva essere segreto, tempi e luoghi, ma tutti sapevano tutto, compresi i nemici dell'America. A difesa dei civili americani ci sono dei contractor che si battono eroicamente senza risparmiare energie, fino alla morte. Le vittime ci saranno, ma limitate e l'esfiltrazione (il salvataggio di persone o agenti da zone a rischio, nel gergo militare) dei combattenti e del personale delle basi avviene al termine di 13, interminabili ore di assedio che, come citato da un protagonista, ricorda l'assedio di Alamo. Il film diretto da Michael Bay soffre di una durata eccessiva, 2 ore e mezza, ma regala scene di un realismo straordinario. Dal taglio umano dei soldati alle scene di combattimento urbano. In definitiva un ottimo titolo, essenzialmente di azione pura alla fine del quale una vicenda quasi sconosciuta è descritta con drammaticità e dovizia di particolari. Buoni gli effetti sonori e la qualità video.
