1860 di Alessandro Blasetti - DVD
1860 di Alessandro Blasetti - DVD
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1860
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Descrizione


Siamo nella Sicilia dei Borboni, all'indomani della rivolta di Palermo soffocata nel sangue dei giustiziati della Gancia. Francesco II di Borbone e Sofia di Baviera, regnanti delle Due Sicilie, oppongono al crescente odio del popolo reggimenti mercenari stranieri. In una gola montana alcuni picciotti siciliani si nascondono. A uno di loro, Carmeliddu, viene affidata una delicata missione: avvisare i patrioti genovesi che i picciotti siciliani sono pronti in attesa di Garibaldi. Carmeliddu deve lasciare la donna che ama Gesuzza e partire. Dopo una difficile traversata verso Civitavecchia e quindi Genova durante la quale Carmeliddu ha modo di conoscere le diverse posizioni degli italiani, arrivato a Genova dopo un momento di incertezza viene a sapere che Garibaldi parte alla volta di Sicilia dove si scontrerà con le truppe borboniche a Calatafimi.

Dettagli

1934
DVD
8054633702666

Informazioni aggiuntive

  • Ripley's Home Video, 2023
  • Terminal Video
  • 80 min
  • Italiano
  • Inglese;Italiano per non udenti
  • Full Screen
  • Cortometraggio;Finale Alternativo;Interviste

Valutazioni e recensioni

  • Tuttle
    1860 di Alessandro Blasetti

    Per il tono singolarmente spoglio e lo stile asciutto appare del tutto privo di trionfalismi e di ogni prevedibile retorica celebrativa, e per questo motivo dopo la guerra venne considerato “uno degli incunaboli del Neorealismo” (Morando Morandini). Ciò nonostante non mancò di essere oggetto di una lunga polemica di carattere storicistico, e di esser condannato per le sue consonanze sia pure implicite con la propaganda del regime fascista, fino al punto che lo stesso regista, per togliersi dall’imbarazzo ne curò una nuova edizione, uscita nel 1951, con circa cinque minuti di tagli e il secondo titolo (I Mille di Garibaldi). In realtà - ha scritto bene Alfredo Baldi - “1860” è un film storico a cui preme solo “ricordare con quali sforzi, sacrifici, passioni fu possibile ottenere l’unità d’Italia, alla quale collaborarono uomini di tutte le regioni della penisola, come qui indica la compresenza dei più svariati dialetti parlati dalle camicie rosse”. A ragione, si può allora condividere l’opinione di chi lo considera il capolavoro di Blasetti, che avendo assimilato al meglio la lezione del cinema sovietico della rivoluzione, riuscì qui a sposarla con la tradizione del cinema italiano verista.

Conosci l'autore

Foto di Alessandro Blasetti

Alessandro Blasetti

1900, Roma

Regista italiano. Dopo la laurea in legge, si dedica alla critica cinematografica. Nel 1929 fonda la società Augustus e gira il suo primo film, Sole, che si ispira ai capolavori di S. Eisenstein. Nel 1930, passato alla casa Cines, dirige il grande cabarettista E. Petrolini in Nerone, satira dell’imperatore romano con non pochi rimandi alla politica contemporanea e alla figura di Mussolini, e il melodrammatico Resurrectio, tra i primi film sonori italiani (che uscirà soltanto l’anno dopo). Per alcuni anni si dedica a film storici, dove spesso è presente l’esaltazione della forza e della semplicità del popolo italiano: da Terra madre (1931), elogio della natura incontaminata, a 1860 (1934), liberamente tratto da un racconto di G. Mazzocchi sulla campagna garibaldina. Gli atteggiamenti autoritari...

Foto di Maria Denis

Maria Denis

1916, Buenos Aires

Nome d'arte di Maria Esther Beomonte, attrice italiana. Nel 1932 si trasferisce in Italia, dove esordisce sul grande schermo nel primo grande successo commerciale di M. Camerini, Gli uomini, che mascalzoni!. Popolare e apprezzata attrice nei film dei telefoni bianchi, lavora con le più eminenti figure della regia italiana del periodo (A. Blasetti, M. Camerini, C. Gallone, M. Mattoli, V. Cottafavi). Tra le sue interpretazioni più significative, la ragazza perbene abbandonata dall'amante in Treno popolare (1933) di R. Matarazzo, o tradita dal fidanzato in Addio, giovinezza! (1941) di F.M. Poggioli, la cieca sfruttata da una megera di Le due orfanelle (1942) di C. Gallone e la generosa cameriera di Sissignora (1942), ancora di Poggioli. Negli anni '50 si allontana dallo schermo per lavorare come...

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