A te piaceva Parigi, a me piacevi tu

Alice è reduce da una relazione tossica con una persona che ha fatto del suo amore smisurato, un'arma con cui ferirla. Ma dopo un lungo periodo passato tra la consapevolezza e l'incapacità di lasciarlo andare, crede di aver finalmente trovato un equilibrio. Una sera, dopo qualche mistero e bicchiere di troppo, Alice si lascia andare con Dylan, il ragazzo nuovo della sua scuola e, tra una risata e una battuta su quanto sembri piccola la luna, il ragazzo le dice che non sempre le cose sono come sembrano. Da allora, ogni sua certezza verrà messa a dura prova e lei non riesce a smettere di domandarsi se con quelle parole si riferisse anche a loro due. Un colpo di scena inaspettato la porterà a chiedersi se quella storia sia solo un film già visto, o se anche lei abbia finalmente trovato il tanto desiderato "vero amore". «Conosco davvero Dylan? Che cosa nasconde il passato di questo straniero? Sono decisa a scoprirlo per quanto male possa procurarmi, perché lui è giusto per me. Riesce a rendermi felice e distruggermi nello stesso istante, sono sotto il suo controllo.»