[Estratto dal Blog] [...]Theo, il protagonista, è un ragazzino di nove anni che vive in montagna con i genitori e il suo cane Jack. È successo qualcosa nel Mondo, lo percepisce dal comportamento degli adulti che lo circondano, dalla stessa atmosfera di precarietà che respira, ma non sa esattamente cosa e l’ignoto fa paura. Ed è proprio con il capitolo “La paura” che inizia la storia.E questo stato emotivo di smarrimento ed incertezza è presente in tutto il romanzo, palpabile, talvolta angosciante, ti penetra e ti strazia.[...]I sentimenti di smarrimento e paura[...]hanno toccato il mio animo già pervaso da tanta tristezza. Non è facile leggere ciò che si prova, [...] Ho percepito pienamente tutta la loro paura, ho tremato e pianto con loro.[...]Theo e i genitori partono per raggiungere le cosiddette città chiuse, dove, forse, riusciranno a mettersi in salvo, ma li perde e resta solo ad affrontare l’ignoto.[...]metafora del passaggio alla vita adulta ed in quest’ottica trovo significativo il discorso del padre, una sorta di lascito, di testamento, del resto è proprio quando ci si rende conto che un genitore non è infallibile, non è onnisciente che non si è più realmente bambini.[...]La scrittura della Martini è estremamente particolare, se, infatti, da un lato il lettore riesce a palpare il senso di precarietà reso anche più tangibile con l’espediente di non definire tempi e spazi, ma lasciarli piuttosto nebulosi, dall’altro aleggia su tutta la narrazione una sensazione di fiducia nel futuro.[...] descrizioni, altamente poetiche e delicate. Immergersi nella loro lettura è stato un enorme piacere, un gusto encomiabile nella scelta di suggestive immagini ossimoricamente reali ed eteree.[...]Un romanzo che ti travolge e ti lascia il segno, che ti ammalia e ti affascina, una lettura apparentemente semplice, ma che nasconde in se molteplici spunti[...]
Addio al pianeta Terra
Da un po' di tempo il piccolo Theo si sveglia all'alba, in preda a un'angoscia inspiegabile che inizia già nel sonno, e corre veloce alla finestra per vedere se fuori qualcosa è cambiato. Ma quando si affaccia, tutto è come lo ha lasciato, e la casa in mezzo alle montagne dove vive con i suoi genitori e il cane sembra sicura, lontana da ciò che accade nel mondo. Eppure una non ben precisata paura attraversa le voci dei suoi genitori, le facce dei passanti, che prendono informazioni in fretta e partono con auto zeppe di valigie, e persino gli animali e gli alberi, le cui fronde tremano fitto fitto. Una paura che cresce, fino a quando il bambino non capisce che la guerra atomica tanto temuta è diventata realtà e una nube misteriosa e radioattiva incombe sul pianeta. E così tutti sono costretti a scappare in luoghi non meglio identificati, le Città chiuse, sperando di trovare posto e di non perdere troppe cose per strada. E anche Theo fugge, cercando invano di comprendere il senso di ciò che gli accade. Che è poi la sorte di ogni uomo quando crollano le certezze dell'infanzia, e lo assale lo sgomento di diventare grande, l'ossessione di cercare una ragione per vivere. Prefazione di Valentina D'Urbano.
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Anno edizione:2021
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LaBibliatra 30 gennaio 2022Addio al pianeta Terra
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