In questo momento sono ancora disposta ad attenderlo silenziosamente, perchè quando si ama con tutto il cuore e con tutta l'anima non si può fare altro che aspettare e sperare che un giorno la persona amata possa ricambiare il sentimento. E vivere per sempre felici e contenti, proprio come nelle favole.
O forse no?
L'amore dai diversi punti di vista è un romanzo di Irene Di Vita, che ringrazio per la copia. Questo libro mi ha colpito subito fin dalla prima pagina, che apre con una citazione dal quinto canto dell'Inferno, quello di Paolo e Francesca, dell'amor proibito, dell'amor adultero, della passione scoppiata e mai controllata. Il racconto è a più voci, quelle di Stella, Kate e Jack, che attraversano un arco temporale che arriva fino alla senilità, con consapevolezze, maturità ed esperienze differenti, ma complete, con dei risvolti del tutto inaspettati.
Questo romanzo espande il concetto di caos, confusione, disordine.
La seconda legge della termodinamica dice che quando l'entropia non viene controllata, il sistema si dissolve nel caos. Ed è quello che succede nella narrazione, salvo poi ritornare tutto al suo posto. Durante la lettura, ed è questa la caratteristica magistrale dell'autrice, mi sono sentita sempre come se stessi leggendo le confidenze più intime, più introspettive dei protagonisti.
Una sorta di diario personale. Ha avuto l'accortezza di creare uno spazio relazionale affinché Kate, Stella e Jack si sentissero al sicuro nel raccontarci e metterci al corrente delle loro storie, perchè sapevano che dalla nostra parte non avrebbero trovato mai giudizi negativi o avventati, ma comprensione, ascolto e indulgenza. Non si può non sentire quello che si prova.
Come si può dare di più quando ci si accorge di amare meno? Perdoniamo, ma sarà abbastanza? Ci sono davvero scelte giuste ma sbagliate allo stesso tempo? E il tradimento? Cosa rappresenta per noi, per Stella, per Jack e Kate? Istinto, impulso o riflessione, assennatezza?
