L'appartenenza virtuale ai legami
Il testo, nel proporre alcune declinazioni operative del modello sistemico-relazionale nell’ambito del setting familiare e della formazione, si sofferma sulle correlazioni tra funzionamento delle relazioni interpersonali, pensiero clinico e interventi psicoterapici alla luce della definizione della virtualità, intesa, prim’ancora che digitale e tecnologica, come funzione del mentale e dello psichico. Il virtuale a cui fanno riferimento i terapeuti è, nell’opinione dell’autrice, parte integrante dei processi di conoscenza, costituendo una funzione rappresentativa, per eccellenza, evocativa, descrittiva, creativa, estetica, letteraria, artistica, che, come tale, si arricchisce nella relazione terapeutica di una pluralità di senso che trova nella narrazione e nel racconto biografico la sua primaria ed evidente rappresentazione. Psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, consulenti sono mediatori di processi culturali ma, soprattutto, esperti negli ambiti clinico-scientifici dell’area della salute mentale: maneggiano i dispositivi di cura, provando a sfrondare il disagio psichico e le origini della sofferenza psicologica di quegli aspetti potenzialmente distruttivi.
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:30 novembre 2020
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