Bagliori nel fumo

L’anonimo protagonista è un giovane affascinante e di successo, insofferente e schivo verso il mondo e le relazioni umane, avulso dalla realtà, che sente non appartenergli più da quando Alice, la sua compagna, è scomparsa. Unica valvola di sfogo sono gli incendi appiccati in città, visti come un metodo per riportare ordine, senso e bellezza nel mondo. Bersaglio della piromania del protagonista, che coinvolgerà sempre più persone in questa sua folle passione, sono infatti edifici in rovina, macchine lasciate in mezzo alla strada, costruzioni allo sfascio. Le sue giornate procedono indisturbate in una routine fatta di lavoro, eventi mondani e falò, finché un giorno, l’incontro in metropolitana con una ragazza dal volto sfregiato e con lo stesso sguardo di Alice, risveglierà nell’uomo emozioni e tormenti assopiti da tempo. Guidato dalla strana mappa tracciata da quelle cicatrici e dai racconti sibillini della sua interlocutrice, il protagonista cercherà di capire in quale modo lei e Alice possano essere collegate, certo che la loro somiglianza non sia un caso.