Betwen the lines
Le opere di Beatrice Zagato parlano della storia degli uomini ma anche di quella delle cose. Zagato domina la materia: le sue stratificazioni ricordano l'intreccio della memoria. A volte il passato squarcia la tela: affiorano antiche sofferenze che Zagato amorevolmente ricuce, sutura, ricompone. Il suo procedimento artistico è medicamentoso. Allo stesso tempo ardito, impietoso. L'approccio alla tela sempre frontale, perentorio, assertivo: una tela non è che una tela, così Zagato la pulisce, toglie, strofina, scarta, dribbla e poi ritorna al materiale grezzo, senza orpelli, senza inganni. Non cerca mai una zona franca. Il colore è verità, è sostanza nel nome; e non mente. Segni nitidi senza alcun pretesto, solo l'urgenza della scarcerazione, perché il dolore lascerebbe delle tracce, ferite aperte e lacrime stagnanti. Con gesti semplici e decisi Zagato medica, cicatrizza l'urlo e lo inchioda - con certezza - che non possa scivolare fuori: il suo tempo è già stato, ora v'è quello della cura. Il processo creativo di Zagato è taumaturgico: la pittrice risarcisce, rianima, rifonde di vita il dolore, la paralisi. Il soffrire ha lasciato il suo segno ma è diventato canto.
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Anno edizione:2013
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