Bitter Sweet, Sweet Bitter

Noto su entrambe le sponde dell'Atlantico per il suo approccio barocco e poetico alla scrittura di canzoni, Fortunato Durutti Marinetti torna con Bitter Sweet, Sweet Bitter, la sua creazione più travolgente, assurda ed emotivamente acuta fino ad oggi. Il cantautore di Toronto via Torino offre un album di grazia massimalista, dolore dorato e intensità lirica. Registrato dal vivo con un'agile band di sei elementi in un angusto studio di Toronto, il disco cattura performance grezze e le sovrappone ad arrangiamenti meticolosi. Ispirato dagli iconoclasti - Annette Peacock, Rickie Lee Jones, Donald Byrd, Brigitte Fontaine, Fabrizio De André - Marinetti segue la sua arte ovunque la porti. Ci sono echi di Destroyer e Tindersticks, ma anche qualcosa di singolarmente suo.