Bragaglia casa d'arte, casa teatrale. 75ma esposizione. Edoardo Dalbono
In 16 (cm 12 x 16,5), pp. 14. Brossura editoriale. Catalogo della mostra di opere di Edoardo Dalbono svoltasi presso la casa d'arte e teatrale Bragaglia di via Avignonesi di Roma nel 1922. Con introduzione di Vittorio Pica ed elenco delle opere (NON compaiono illustrazioni). Edoardo Dalbono (Napoli, 1841-1915) divenne, nel 1897, professore di pittura al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli. Nel 1905 fu nominato curatore della Pinacoteca del Museo archeologico nazionale di Napoli. E' stato illustratore di riviste, ha illustrato poesie (ad esempio quelle di Salvatore Di Giacomo), fu apprezzato anche da d'Annunzio. Al piatto anteriore della brossura si fa riferimento alla compresenza, in altre sale della galleria, di una personale di Umberto Boccioni e del ceramista Cappelletti. La casa d'arte Bragaglia viene fondata dai fratelli Anton Giulio e Carlo Ludovico Bragaglia alla fine del 1918 in via Condotti 21, legandosi, sin dall'inizio, a mostre di artisti futuristi. Il 'fracasso' futurista nei locali della Casa d'Arte esaspera gli abitanti di via Condotti. I fratelli Bragaglia sono sfrattati e costretti a rifugiarsi nel 1921 in un'altra sede, nelle grandi cantine di Palazzo Tittoni in via Rasella, poi la galleria si amplia fino a via degli Avignonesi, componendosi di tre sale distinte, una dedicata alla pittura dell'Ottocento, le altre alla pittura contemporanea. E' qui che Anton Giulio Bragaglia fondera' il Teatro degli Indipendenti mettendo in scena importanti spettacoli.
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In 16 (cm 12 x 16,5), pp. 14. Brossura editoriale. Catalogo della mostra di opere di Edoardo Dalbono svoltasi presso la casa d'arte e teatrale Bragaglia di via Avignonesi di Roma nel 1922. Con introduzione di Vittorio Pica ed elenco delle opere (NON compaiono illustrazioni). Edoardo Dalbono (Napoli, 1841-1915) divenne, nel 1897, professore di pittura al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli. Nel 1905 fu nominato curatore della Pinacoteca del Museo archeologico nazionale di Napoli. E' stato illustratore di riviste, ha illustrato poesie (ad esempio quelle di Salvatore Di Giacomo), fu apprezzato anche da d'Annunzio. Al piatto anteriore della brossura si fa riferimento alla compresenza, in altre sale della galleria, di una personale di Umberto Boccioni e del ceramista Cappelletti. La casa d'arte Bragaglia viene fondata dai fratelli Anton Giulio e Carlo Ludovico Bragaglia alla fine del 1918 in via Condotti 21, legandosi, sin dall'inizio, a mostre di artisti futuristi. Il 'fracasso' futurista nei locali della Casa d'Arte esaspera gli abitanti di via Condotti. I fratelli Bragaglia sono sfrattati e costretti a rifugiarsi nel 1921 in un'altra sede, nelle grandi cantine di Palazzo Tittoni in via Rasella, poi la galleria si amplia fino a via degli Avignonesi, componendosi di tre sale distinte, una dedicata alla pittura dell'Ottocento, le altre alla pittura contemporanea. E' qui che Anton Giulio Bragaglia fondera' il Teatro degli Indipendenti mettendo in scena importanti spettacoli.
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