Un libro esauriente per quanto riguarda la struttura delle un tempo tristemente famose Brigate Nere, con una descrizione molto sommaria della situazione nelle varie province settentrionali italiane nelle quali operarono questi reparti armati provinciali, creati nel 1944 dall' ultimo fascismo di Salò per annientare o almeno contrastare, sotto la supervisione degli occupanti tedeschi, il crescente fenomeno della resistenza armata antinazifascista. Purtroppo l' ottica dell' autore di questo saggio storico sembra quella di un nostalgico reduce centenario di queste famigerate brigate nazifasciste, che ha scritto il libro solo per qualche suo camerata da raduno annuale della domenica al cimitero. Secondo lui quelli delle Brigate Nere erano tutti delle eroiche vittime innocenti dei criminali partigiani italiani comunisti, gli unici responsabili della guerriglia civile. A leggerlo bene si capisce che l' autore ha letto solo pochi libri della sua parte e scritto molto per sentito dire. Infatti non sono quasi mai citate le fonti. Infatti, anche dopo quasi un secolo dalla fine del fascismo nello scarsissimo elenco di libri finora pubblicata su questi reparti della RSI si nota ancora una notevole divergenza ideologica nella narrazione delle vicende da parte di autori di varie fazioni opposte e spesso estreme. Questo libro fa intendere a chi non la pensa come l' autore, che certe vecchie storie del secolo scorso sono ancora di esclusivo appannaggio di pochi appartenenti a microcosmi ideologici che si credevano ormai estinti da un pezzo. Se questo libro di argomento insolito vorrebbe essere un esempio di revisionismo storico della moda del momento mi spiace di averlo comperato e letto.
