Prima di tutto voglio soffermarmi sul titolo dell'opera che è fondamentale "Il buio in fondo all'anima" : quante paure ci accompagnano e non ci lasciano durante la vita? Quella di non farcela, d'invecchiare, di non ridere più, di temere che accada qualcosa di brutto alle persone che amiamo e quella di morire. Ecco questa storia riassume un pò tutti questi interrogativi e oltre. Samuele Pederzoli, al suo esordio letterario, in questo dark-romance intenso e profondo, descrive in modo diretto e semplice, un'amicizia che non si è mai affievolita nonostante siano passati tanti anni; gioie, sofferenze e speranze hanno contribuito a saldare maggiormente questo legame speciale che nel romanzo ciascuno dei protagonisti rievoca a proprio modo: chi con sarcasmo e cinismo, chi invece con nostalgia e tenerezza. Una narrazione che emoziona, stupisce e fa pensare. Solo leggendolo parola per parola, potrete comprendere cosa si cela tra quelle mura, non posso dire di più per non rovinarvi la sorpresa. Una scrittura incisiva, fluida, moderna quella di Pederzoli che rende il testo scorrevole e di facile immedesimazione, si parla di sentimenti, di rimpianti, anche di morte ma con una prospettiva diversa, la costruzione della trama spinge verso una direzione che verrà sconfessata nel finale che definirei inimmaginabile. In più il ritmo narrativo graduale e brillante, grazie ai dialoghi tra i personaggi (così reali da uscire dalle pagine), creano un'atmosfera intima e leggera. Il trasporto emotivo che questo libro regala, un film non potrà mai egliagliarlo, il perché è presto detto: la magia la creiamo noi attraverso la nostra immaginazione, l'autore ci ha consegnato le chiavi per entrare in questo suo mondo permettendoci di estraniarci da tutto e vivere un'avventura insieme a lui, se volete la porta è aperta.
