Angelo Branduardi ritorna e raccoglie le emozioni del precedente tour in un unico album dal titolo “Camminando Camminando in tre”, una raccolta dei più bei brani interpretati nella formazione trio con i musicisti Maurizio Fabrizio ed Ellade Bandini.L’uscita è prevista per il 24 Marzo su etichetta Lungomare, è distribuito in Italia da Universal Music. “Nella scrittura musicale le apparentemente molteplici modalità di composizione si riducono essenzialmente a due: per addizione o per sottrazione.
La prima arricchisce la linea melodica con l’arrangiamento, che ne costituisce il vestito e la copre, riempiendo ogni minimo spazio e creando un blocco compatto, che però spesso non “respira” più.
Questo stile gli antichi Romani lo identificavano nell’arte barbara, ridondante ed eccessiva, definendolo “horror vacui”, la paura del vuoto. Lo spettatore viene sopraffatto e nulla viene lasciato alla sua libertà di interpretazione.
Nella composizione per sottrazione anziché aggiungere si toglie, creando spazi di silenzio che, isolandolo, caratterizzano ed arricchiscono il suono, dandogli il respiro che consente allo spettatore di elaborare la sua personale interpretazione. Nella melodia, nell’armonia, nel ritmo, togliendo la regola si ottiene un senso di spaesamento, che è il primo gradino verso la vertigine dell’estasi…la musica si alza, tende a galleggiare nello spazio sonoro, che è immenso, diventa estranea al luogo e al momento e perciò universale. Estraniarsi dalla realtà è indispensabile per raggiungere un livello di coscienza superiore e lo sforzo necessario ad aprire la porta che dà sul mistero è grande, sia da parte del musicista che da parte dello spettatore.
Oltre la porta chiusa c’è il giardino segreto nel quale si entra, a piedi nudi all’alba, senza fare rumore e lì é il mistero della musica, lì anche le regole della vita possono essere sovvertite. Il suono diventa magia ed irrompe nella vita di ogni giorno, questa astrazione ci allontana dal “qui ed ora” e ci insegna un modo diverso di vivere. Accoglietelo e buon ascolto.”Angelo Branduardi)