E' un confrontro tra il card. Ravasi e il filosofo Ferry, già ministro dell'Educazione in Francia. Un confronto sulla ragione, sulla fede, ma soprattutto su quanto il cristianesimo possa dire a chi, come Ferry, non crede. Interessante il richiamo che entrambi fanno all'enciclica "Deus caritas est" di papa Benedetto XVI. Un riferimento non scontato, visto che l'enciclica era stata pubblicata otto anni prima. Ciò dimostra la profondità e l'importanza di un'enciclica che va dritta al cuore della fede cristiana. L'opera non si prefigge, di certo, di risolvere la questione del rapporto tra fede e ragione. Molte questioni rimangono infatti aperte. Dimostra, però, come tra credenti e non credenti sia possibili intavolare un discorso serio e profondo. Aiuta, inoltre, a comprendere, ed è soprattutto Ferry che lo fa, quanto la cultura occidentale sia debitrice alla tradizione cristiana. Un libro certamente da consigliare.
Il cardinale e il filosofo. Dialogo su fede e ragione
In che cosa il messaggio di Gesù è ancora attuale per i credenti e i non credenti nella nostra società moderna e laica? È questa la domanda alla quale il cardinale Gianfranco Ravasi e il filosofo Luc Ferry cercano di dare una risposta, affrontando uno dopo l'altro i principali snodi del pensiero cristiano. Laico e agnostico, ma convinto che i Vangeli racchiudano una ricchezza di pensiero e di saggezza che va ben oltre la cerchia dei fedeli, Luc Ferry cerca di approfondire quanto del loro contenuto un non credente può oggi accettare, e identifica tale terreno nel nucleo intorno al quale il messaggio cristico si incentra, ossia l'amore nelle sue varie accezioni, eros, philia e agape. Il nodo irrisolto per il non credente rimane però il rapporto tra fede e ragione. E proprio a partire da questo tema si sviluppa l'analisi del cardinale Gianfranco Ravasi, per il quale il discorso teologico autentico deve saper procedere in equilibrio su un difficilissimo crinale, in bilico fra due abissi: l'approccio riduttivo, unicamente razionale e storico da un lato, e un misticismo irrazionalista che sfiora il fondamentalismo dall'altro. Ciò che egli propone per districarsi fra questi due estremi e un nuovo canale di conoscenza, riassumibile nella formula "credere e comprendere", ossia credere prima, per poter capire poi. Il libro si chiude con un confronto serrato tra il cardinale e il filosofo, che tocca temi di etica nevralgici per la società e il mondo attuali.
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241 p., f.to cm 22,5x14,5, copertina rigida con sovraccoperta. Ottime condizioni. .
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Anno edizione:2014
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RafDob 15 dicembre 2021Interessante
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