Recensioni Choujin X. Vol. 2

Choujin X. Vol. 2 di Sui Ishida
Nonostante i loro caratteri all’apparenza opposti, Azuma Higashi e Tokio Kurohara, liceali del secondo anno, condividono un forte legame di amicizia. Azuma è un ottimo studente, è abile nella lotta e i suoi valori lo conducono a opporsi con i pugni alle ingiustizie che hanno luogo in città. Tokio, di contro, in classe non ascolta e poltrisce, e anche quando si tratta di combattere preferisce fare da spettatore. Tuttavia, ci sono avversari che nemmeno Azuma sarebbe in grado di affrontare: i Choujin, esseri umani dai poteri soprannaturali, responsabili della devastazione che segna come una cicatrice la zona del Giappone nella quale vivono i due ragazzi. Un giorno, minacciati in prima persona da uno di questi mostri e senza via di fuga, Azuma e Tokio decidono di difendersi nell’unico modo che gli resta: iniettarsi una droga speciale e diventare loro stessi dei Choujin. In un zoo chiuso, il liceale Tokio Kurohara e la coltivatrice di “pomodoiri” Ely Otta, appena diventati Choujin, si trovano ad affrontare in una lotta serrata la White Snake Choujin Nari, scoprendo di non essere all’altezza. A corto di mezzi e senza sapere nemmeno da che parte iniziare, Tokio è nel panico ed Ely, con la voce che le resta, gli urla di scappare. C’è qualcosa che posso fare? )
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