Una città che non deve morire. Diego Fiumani, Carlo Bo e Giancarlo De Carlo per la rinascita di Urbino negli anni Sessanta
La città di Urbino, capolavoro architettonico e artistico del Rinascimento, versava nel dopoguerra in uno stato di abbandono e di degrado. Negli anni Sessanta, grazie all’impegno di uomini di cultura quali Carlo Bo, Giancarlo De Carlo e Diego Fiumani, iniziò una campagna di sensibilizzazione che portò alla rinascita della città feltresca. Mezzo di diffusione e strumento prezioso per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica fu il cortometraggio del regista Diego Fiumani intitolato Una città che non deve morire (1965) con testo di Carlo Bo. L’appello accorato e l’impegno di questi intellettuali promosse l’importante opera di recupero del patrimonio artistico e la rifioritura della città urbinate con il restauro dei monumenti e del centro storico, ma anche con le innovazioni urbanistiche progettate da De Carlo, che ideò strutture e spazi dedicati alle attività di studio e alla vita quotidiana dei giovani. Il libro ripercorre la vicenda dell’incontro e della collaborazione di questi intellettuali, con particolare attenzione alla figura del regista Fiumani, anticipatore di tematiche sviluppate solo negli anni successivi.
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Anno edizione:2025
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