Anaid, Selene, Criselda, Gaia, Karen, Elena, Clodia, Valeria, Aurelia, Salma... Un romanzo tutto al femminile, dove solo di sfuggita si intravede qualche personaggio maschile. È un fantasy accattivante, primo libro di una trilogia, ambientato tra i Pirenei e la Sicilia. Anaid è una quattordicenne mingherlina, sgraziata e con pochi amici. Ben presto però conoscerà le arti magiche grazie alla zia Criselda e ad alcune amiche della madre, Selene, che è stranamente scomparsa sembra per adempiere una profezia. Anaid, infatti, appartiene ad una stirpe di streghe Omar, streghe buone, che lottano dalla notte dei tempi contro le Odish, molto inferiori di numero ma immortali ed agguerrite. Le Odish mantengono la giovinezza e l'immortalità grazie a sacrifici di bambine e fanciulle Omar. Anaid, per difendersi dalle Odish e ritrovare la madre, sarà costretta ad abbandonare il suo paesino nei Pirenei e raggiungere la Sicilia dove incontrerà Valeria, amica della madre, e sua figlia Clodia. Nell'isola Anaid riceverà finalmente l'iniziazione e imparerà da streghe di vari clan ad usare diverse arti magiche. Il racconto è scorrevole ed il libro si legge piacevolmente e in poco tempo. Manca, però, un approfondimento della personalità dei protagonisti e una cura nei dettagli, che renderebbero il romanzo un po' più di qualità. Adatto comunque agli amanti del genere.
