Il sogno di Luigi, classe 1911, è quello di aprire una falegnameria. Dovranno passare trent’anni prima che il desiderio si possa realizzare. Trent’anni che, per chi li ha studiati sui libri di storia, sono un puro e freddo elenco di date e nomi, per chi invece li ha vissuti sono sentimenti ed esperienze, da raccontare e tramandare. È una storia di famiglia, di amicizia, di amore. È una storia fatta di sacrifici, di fame, di guerra, di freddo. Privazioni e morte, sofferenza e distruzione. Resistenza e ricostruzione, lo sguardo sempre rivolto al futuro. La vita di Luigi passa attraverso la guerra di Etiopia, un conflitto assurdo frutto di un delirio di conquista coloniale, poi la Seconda guerra mondiale, la lotta partigiana e la liberazione. Lui è un sopravvissuto, ben tre volte la morte lo ha soltanto sfiorato. È un uomo comune, si è fatto una famiglia, ha lavorato duramente, non si è mai rassegnato. Luigi è il nonno di ciascuno di noi, rappresenta una generazione – pur arcaica sotto molti punti di vista – fatta di persone con sani principi, legati al lavoro, alle cose semplici, agli affetti veri, quelli che si dimostrano con i fatti e non con le parole. Valori che forse oggi abbiamo scordato. grazie a Martina Longhin per averci regalato un pezzo di cuore, il tuo lavoro è fondamentale, la memoria e il racconto sono importanti. aver messo su carta la storia di Luigi ridà voce ad una generazione che non c’è più, fa ricordare quando eravamo bambini, noi che quei nonni li custodiamo gelosamente nel cuore.
Classe 1911. I sogni devono attendere
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Il romanzo è ambientato nelle campagne veneziane. Siamo nel 1935, nel pieno ventennio fascista. Il protagonista è Luigi, classe 1911, un apprendista falegname, introverso, religioso, dai sani principi e con il sogno di aprire una falegnameria. Ma Mussolini ha altri progetti per lui, programmi che sconvolgeranno la vita del povero uomo. Il Duce brama “un posto al sole” e decide di conquistare l’Etiopia. Luigi è costretto a partire per il paese africano, dove assisterà alle peggiori atrocità. Iniziano a farsi strada dei sentimenti che non gli appartengono e che lo spaventano: il rancore e la vendetta. Questi sentimenti, che si assopiscono al rientro in patria, tornano prepotenti quando ritrova un ex capomanipolo delle camicie nere incontrato in Africa, trasferitosi nel suo paese per lavorare. E le efferatezze che l’uomo perpetrava in Etiopia, continua a compierle nel veneziano come membro delle brigate nere, durante la Seconda guerra mondiale. Crudeltà, ingiustizie, patimenti, ma anche amicizia, solidarietà e amore, in un libro tratto da storie realmente accadute, in uno dei periodi più difficili del Ventesimo secolo.
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Stefania 24 novembre 2025Lettura consigliata, l’importanza della memoria
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C.Zara 05 settembre 2025Da leggere.
Un bellissimo affresco letterario della pianura veneta. Ho apprezzato le traduzioni per chi non pratico dell’intercalare veneto. Scorrevole e piacevole da leggere. Da leggere!
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